La Nuova Sardegna

Sassari

Desini: «Resto sindaco, lo dice la legge»

di Salvatore Santoni
Desini: «Resto sindaco, lo dice la legge»

Sennori: il primo cittadino sostiene che in caso di elezione in consiglio regionale potrà mantenere il suo incarico

27 febbraio 2014
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SENNORI. «Farò il sindaco e contemporaneamente siederò in consiglio regionale». È il messaggio chiaro che Roberto Desini lancia dallo scranno più alto di Sennori, dove è certo di rimanere fino alle elezioni del 2016. Ma all’indomani della diffusione della notizia della sua elezione – annunciata pubblicamente ma per la quale si attende la proclamazione – sono arrivate da più parti le perplessità rispetto al mantenimento delle due cariche: quella di sindaco di Sennori e quella di futuro consigliere regionale. «L’incompatibilità non c’è perché Sennori è un Comune con meno di 10mila abitanti e la legge elettorale regionale per incompatibilità e illeggibilità richiama l’art. 17 dello statuto della Sardegna, e non mi risulta che lo abbiano modificato», dichiara Desini. L’orientamento del sindaco parrebbe confermato dalla pronuncia della Corte costituzionale 2/2007, quella che si occupò del conflitto di attribuzione sollevato dalla Regione contro la sentenza di Cassazione che nel 2006 dichiarò decaduto il consigliere regionale Andrea Biancareddu – all’epoca della candidatura presidente dello Zir di Tempio-Pausania – per effetto di una legge statale. Proprio in quella sentenza di Cassazione, che di primo acchito potrebbe apparire “sfavorevole” al caso Desini, si legge il riferimento a un’altra sentenza (Cass. n. 12806 del 2004) che capovolgerebbe il giudizio quando si tratta di sindaci di Comuni sotto i 10mila abitanti. Un ginepraio di norme sulle quali la spunterebbe lo statuto sardo poiché avente rango costituzionale. «La gerarchia delle fonti è la base del diritto – sottolinea il sindaco – e chi oggi sostiene l’incompatibilità dovrebbe sapere che una legge costituzionale come lo statuto è al di sopra della legge ordinaria come ad esempio il Tuel». «Durante la riunione di lunedì con gli amministratori locali, guidati dal sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, ho preso atto che anche altri miei colleghi sindaci la pensano come me», continua il primo cittadino sennorese, aggiungendo di aver «avuto conforto anche da vari esperti di diritto amministrativo e costituzionale». E poi ci sarebbero i precedenti della passata legislatura come «i sindaci di Castelsardo Franco Cuccureddu e di Berchidda Sebastiano Sannittu, che è stato anche assessore regionale mentre era sindaco», conclude Desini. Una questione che in un modo o nell’altro verrà chiarita nelle prossime settimane, quando arriverà la proclamazione degli eletti e con essa probabili ricorsi dinanzi al tribunale amministrativo.

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