La Nuova Sardegna

Sassari

Tracce biologiche e filmati dei banditi

di Gianni Bazzoni
Tracce biologiche e filmati dei banditi

La squadra mobile cerca di risalire all’identità dei rapinatori di Giuseppe Mura grazie anche alle analisi della Scientifica

25 febbraio 2014
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SASSARI. I tamponi della polizia Scientifica hanno raccolto ogni minimo reperto, e da quel lavoro prezioso potrebbero arrivare indicazioni importanti per il lavoro degli investigatori della squadra mobile. La caccia ai rapinatori che hanno brutalmente pestato Giuseppe Mura, 38 anni, titolare con il fratello della catena dei market di famiglia e degli Eurospin, per rapinarlo di mille euro, è proseguita anche ieri senza sosta. Poche le indiscrezioni trapelate: si sa però che la polizia sta visionando i filmati registrati dalle telecamere del sistema di videosorveglianza, sia in alcuni punti vendita della famiglia Mura che durante il percorso. L’ipotesi, infatti, è che l’imprenditore possa essere stato controllato e seguito. L’altro aspetto è legato proprio agli esami degli specialisti della Scientifica: Giuseppe Mura si è difeso e ha ingaggiato una vera e propria colluttazione, sabato sera, in via Ortobene, davanti al cancello dell’abitazione di famiglia, nella zona di Sant’Orsola. Mentre i due rapinatori - che gli hanno buttato in testa un giubbotto - lo tempestavano di calci e pugni, lui ha reagito. Ha morsicato uno dei banditi (che cercava di tenerlo fermo) alla mano e ad un braccio. Poi ha cercato di divincolarsi e tra le mani gli sono rimasti dei capelli e altre tracce biologiche che possono aiutare a dare un volto ai rapinatori, specie se si tratta di persone (come si ritiene) già schedate negli archivi delle forze dell’ordine.

Le prime fasi dell’attività investigative sembrano confermare anche che i due rapinatori erano sardi: hanno parlato pochissimo, volevano i soldi e basta. Hanno agito con una violenza inaudita e l’imprenditore sassarese ha rischiato tantissimo durante la sua reazione. Anche perchè i rapinatori potevano essere armati e in quei frangenti la situazione può degenerare ulteriormente. Comunque, proprio la pronta reazione di Giuseppe Mura ha sorpreso in parte i rapinatori: l’aggressione a scopo di rapina è durata pochi minuti e i banditi sono scappati quando hanno preso la busta con il denaro e ormai temevano che l’allarme fosse scattato. Non è escluso che nella rapina possa essere coinvolta anche una terza persona che potrebbe avere atteso i due rapinatori a bordo di un’auto parcheggiata a breve distanza.

La sezione Antirapina della squadra mobile, coordinata dal dirigente Bibiana Pala, ieri ha fatto una prima valutazione di tutti gli elementi raccolti e ha avviato la seconda fase delle indagini. Si cercano anche analogie con un altro episodio - quello del 13 giugno 2012 - che aveva visto coinvolto Umberto Mura, 77 anni, l’anziano genitore di Giuseppe. L’uomo era stato rapinato da un motociclista che gli aveva strappato di mano una busta con 15mila euro che si apprestava a versare alla cassa continua della Banca di Sassari, in piazza Castello.

La parte più delicata è quella che riguarda gli spostamenti degli imprenditori che gestiscono la catena dei market di famiglia e gli Eurospin: insomma, si cerca di capire se i rapinatori abbiano fatto tutto da soli (dall’osservazione al pedinamento, fino alla rapina) o se abbiano potuto contare su informazioni preziose per trovarsi al momento giusto nel posto giusto. Un po’ come è accaduto sabato sera, poco prima delle 23, in via Ortobene.

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