La Nuova Sardegna

Sassari

Turismo: nel 2013 chiuso il 10 per cento di imprese sassaresi

Turismo: nel 2013 chiuso il 10 per cento di imprese sassaresi

La denuncia di Sebastiano Crosa riconfermato segretario generale di Filcams-Cgil

22 febbraio 2014
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SASSARI. Chiudono in provincia di Sassari sempre più aziende legate al turismo, settore che nonostante l'enorme potenziale vale appena il 6% del prodotto interno lordo isolano.

È uno dei dati resi noti da Sebastiano Crosa, riconfermato segretario generale territoriale della Filcams-Cgil che ha celebrato il suo congresso provinciale di Sassari.

Secondo il sindacato, il turismo in Sardegna non è strutturato, manca di un progetto complessivo e si basa soprattutto sul fenomeno delle seconde case, il 75% dell'intera produzione. Questo provoca nel comparto un calo continuo delle aziende e degli addetti. Nel 2013, rispetto all'anno precedente, ha chiuso il 10% delle imprese e sono sempre meno le iscrizioni di nuove imprese alla Camera di commercio.

Ma sono tutti i comparti, ha spiegato Crosa, che restano in sofferenza: è in estrema difficoltà il commercio, condizionato dal calo dei consumi che hanno registrato un -4% anche nell'acquisto di un bene di prima necessità come il pane. Il settore, che prima fungeva da 'rifugiò per i lavoratori rimasti disoccupati, oggi non regge l'impatto con la crisi. Crisi che travolge ormai anche la grande distribuzione.

Soffrono pesantemente il settore auto, la vigilanza il e portierato, i servizi, le società 'in house’ legate agli enti pubblici, colpevolmente abbandonate dalla mancata riforma degli assetti istituzionali prevista ma mai attuata dalla giunta regionale uscente, la peggiore, ha detto Crosa, della storia dell'autonomia sarda.

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