Sassari sale a 15 seggi nel nuovo consiglio regionale, due soli posti a Olbia - LE FOTO DEGLI ELETTI
Da un colpo di scena all'altro nei calcoli della composizione ufficiosa della nuova assemblea sarda
SASSARI. Un colpo di scena dopo l'altro nella distribuzione dei seggi del nuovo consiglio regionale tra le varie circoscrizioni: Sassari avrà quindici consiglieri. ll sedicesimo, secondo gli ultimi ricalcoli sui resti, è tornato a Oristano anche se bisogna attendere l'esito definitivo dell ballottaggio tra i Riformatori.
Il successo di Sassari è comunque uno dei dati più eclatanti del voto del 16 febbraio: oltre al presidente della Regione Francesco Pigliaru, infatti nell’assemblea regionale dovrebbero esserci ben 15 rappresentanti eletti nella circoscrizione che farebbe la parte del leone nell’assegnazione dei resti. Olbia, al contrario, avrebbe solo 2 seggi.
I 58 neo consiglieri regionali (ai quali bisogna aggiungere Pigliaru e il perdente Ugo Cappellacci), su base territoriale, dovrebbero essere distribuiti nel modo seguente: Cagliari avrebbe 21 posti, Sassari 16, Nuoro 7, Oristano 6, Carbonia-Iglesias 4, Olbia-Tempio 2, Medio Campidano 2 e Ogliastra 1.
La maggioranza del consiglio regionale avrà 36 consiglieri, compreso il posto di Francesco Pigliaru. All’interno dello schieramento di maggioranza il Pd avrebbe 18 seggi, Sel 4 seggi, mentre due ciascuno andrebbero a Rossomori, Sinistra unita e Partito dei sardi; Idv-Verdi, Psi, La Base, Upc e Irs avrebbero invece un posto ciascuno (nell'immagine seguente le foto di tutti i probabili eletti).
Se il risultato ufficiale confermerà quello ufficioso, tutte le liste della coalizione avranno dunque almeno un rappresentante nell’assemblea regionale.
Altrettanto vale per la minoranza che sarà composta esclusivamente dalla coalizione dell’ex presidente Ugo Cappellacci: Forza Italia avrebbe 10 consiglieri, l’Udc quattro, tre ciascuno i Riformatori e il Psd’Az, uno ciascuno Fratelli d’Italia, Movimento Zona Franca Randaccio e Uds.
Restano fuori dal consiglio gli altri schieramenti: le liste di Michela Murgia, al contrario del candidato presidente, non si sono nemmeno avvicinate allo sbarramento del 10%. Altrettanto vale per lo schieramento del deputato Mauro Pili.
Fuori anche Fronte indipendentista e Movimento Zona Franca, lontanissimi dallo sbarramento del 5% previsto per le liste uniche.
Per avere la composizione effettiva della nuova assemblea regionale, bisognerà attendere le verifiche della Corte d'appello alla quale è demandato il compito di proclamare gli eletti.