La Nuova Sardegna

Sassari

Coldiretti, effetto crisi: 3 italiani su 4 tagliano gli sprechi a tavola

Coldiretti, effetto crisi: 3 italiani su 4 tagliano gli sprechi a tavola

Il 28 per cento dei consumatori ha eliminato gli eccessi alimentari e molto si può fare ancora: nel 2013 ogni italiano ha buttato 76 chili di cibo

05 febbraio 2014
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SASSARi. Con la crisi si registra una storica inversione di tendenza e con quasi tre italiani su quattro (73 per cento) che hanno tagliato gli sprechi a tavola nel 2013 anche per effetto della necessità di risparmiare e di ottimizzare la spesa dallo scaffale alla tavola.

È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè divulgata in occasione della giornata di prevenzione dello spreco alimentare in Italia, istituita dal ministero dell’Ambiente.

“La tendenza al contenimento degli sprechi - sottolinea la Coldiretti - è forse l’unico aspetto positivo della crisi in una situazione in cui ogni persona in Italia ha comunque buttato nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari durante l’anno”.

Secondo l’indagine il 45 per cento degli italiani ha ridotto gli sprechi mentre il 28 per cento li ha addirittura annullati, mentre una percentuale del 26 per cento - spiega l’associazione di categoria - non ha cambiato il proprio comportamento.

Tra chi ha tagliato gli sprechi l’80 per cento fa la spesa in modo più oculato magari nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove i prodotti sono più freschi e durano di più, il 37 per cento guarda con più attenzione la data di scadenza e il 26 per cento ha ridotto le dosi acquistate, ma sono il 56 per cento quelli che riutilizzano quello che avanza per preparare polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille o macedonia.

In particolare ben quattro italiani su dieci (42 per cento) mangia il pane avanzato dal giorno prima mentre appena una minoranza del 2 per cento butta il pane superfluo, un atto che veniva considerato sacrilego nel passato.

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