Rilancio dell’agricoltura, assemblea con la Cia
Martedì si parlerà della riforma della Pac e dei riflessi sul settore nell’isola L’organizzazione chiede a governo e Regione meno burocrazia e più risorse
OZIERI. Rilanciare il progetto strategico di sviluppo dell’agricoltura e riportare al centro del dibattito il ruolo del settore primario nell’economia e nella società. Questi i temi al centro dell’assemblea della Confederazione Italiana Agricoltori del Monte Acuto e Goceano convocata dalla federazione di Sassari per martedì 21 alle 10.30 nella sala conferenze dell’Unione Comuni del Logudoro a Ozieri. Lo slogan scelto per questa assemblea territoriale intercomunale è “Più agricoltura per nutrire il mondo,più reddito per gli agricoltori”, un motto che rappresenta il programma della Cia per l’immediato futuro. «I prossimi mesi - dice infatti il presidente provinciale Cia Giovanni Canu - saranno decisivi per il futuro dell’agricoltura regionale ed è per questo che chiamiamo a raccolta i nostri associati per discutere e approfondire i temi relativi alla recente Riforma della Politica Agricola Comunitaria (Pac) 2014/2020 , che condizionerà in maniera importante l’attività agricola dei prossimi anni. Sul piatto ci sono i circa 300 milioni di euro all’anno che, sotto forma di pagamenti e incentivi, andranno in favore del comparto agricolo isolano. La Regione deve in queste settimane elaborare il nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 e per questo chiediamo che da subito venga attivato un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati affinché vengano adottate le misure necessarie e utili allo sviluppo del settore primario».
Le richieste della Cia sono chiare: meno burocrazia e più risorse per gli investimenti strutturali e di filiera. «Sono queste le priorità indispensabili per rilanciare una agricoltura che altrimenti rischia di fare passi indietro - aggiunge il direttore provinciale Cia Fabio Chessa - ma nel contempo chiediamo ai governi regionale e nazionale interventi per evitare l’aumento incontrollato dei costi dei fattori della produzione (mangimi, concimi, gasolio) e l’abbassamento della pressione fiscale e contributiva, che sono concausa dell’indebitamento e comunque della riduzione del reddito dell’imprenditore agricolo». Le proposte devono partire dal basso, e occorre quindi la massima condivisione con la base associativa della confederazione. «Solo partendo da questo presupposto di condivisione - dice infatti il responsabile zonale Cia Renzo Canalis - potremo incidere sulle scelte dei governi nazionale e regionale che sinora si sono dimostrati poco attenti alle esigenze del comparto».
All’incontro di martedì parteciperà anche il direttore nazionale del Caa-Cia Fabio Raccosta, che relazionerà sui principali aspetti della nuova riforma approvata dall’Ue. Sarà un importante momento di confronto al quale si auspica la massima partecipazione.