La Nuova Sardegna

Sassari

E adesso a Castelsardo nasce il “caso scrutatori”

di Donatella Sini

Si deve aggiornare l’apposito elenco e la commissione elettorale è decaduta Il Pd propone il sorteggio ma l’ultima decisione spetta al commissario regionale

19 gennaio 2014
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CASTELSARDO. Anche nella città dei Doria si discute animatamente della nomina degli scrutatori per le prossime consultazioni elettorali. La presenza di un commissario governativo e la mancanza di un consiglio comunale in carica rende la questione ancora più ostica che in altri comuni. La commissione elettorale è stata infatti convocata lunedì scorso, per l'aggiornamento dell’albo degli scrutatori. Fra i consiglieri presenti è stato sollevato il problema sulla presunta regolarità o meno della presenza degli stessi in commissione viste le dimissioni presentate da alcuni di loro e la conseguente decadenza degli altri. Dell'organismo fanno parte, come membri effettivi Renato Posadino (dimissionario), Roberto Pinna e Daniele Gazzano (decaduti). Supplenti: Roberto Fiori (decaduto), Samuele Fattaccio e Franco Cuccureddu (dimissionari). La nuova convocazione è prevista per domani mattina e si deciderà finalmente chi potrà prendervi parte. Il primo punto all'ordine del giorno prevede il pronunciamento sulla validità della composizione della commissione elettorale comunale. La commissione, finalmente legittimata, procederà quindi all'aggiornamento dell'albo degli scrutatori e in seguito, fra il 22 ed il 27 gennaio, alla nomina dei 24 scrutatori (quattro per ciascuno dei 6 seggi castellanesi) che garantiranno il regolare svolgimento delle elezioni regionali. Sulla questione interviene il segretario cittadino del Pd Gavino Sulas che propone di procedere all'estrazione a sorte, fra tutti gli iscritti all'albo degli scrutatori. «In un momento come quello che stiamo vivendo, di grave crisi economica, anche il compenso che si percepisce per fare lo scrutatore può rappresentare un piccolo aiuto per molte famiglie. Eliminiamo la prassi della nomina, anche per le prossime elezioni comunali e per tutte le consultazioni future – prosegue Sulas – in modo da evitare la consueta gestione clientelare, dando un esempio di imparzialità. Faccio quindi appello alle forze politiche presenti in consiglio e alla commissaria Giovanna Dedola, affinchè in una situazione così anomala si dia un segnale di cività agli elettori». La proposta del segretario del circolo Pd sarebbe stata superflua se fosse andata in porto una recente normativa nazionale. L'estrazione degli scrutatori dall'albo pubblico era infatti prevista, per legge, all'interno del decreto “Salva Roma”, ritirato dal governo dopo la fiducia alla Camera. Molte delle norme previste nel Salva Roma sono state poi recepite in un nuovo decreto ma non quella sul sorteggio degli scrutatori che è stata cestinata dal governo.

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