La Nuova Sardegna

Sassari

L’opposizione vuole il sorteggio pubblico per gli scrutatori

di Salvatore Santoni
L’opposizione vuole il sorteggio pubblico per gli scrutatori

Richiesta ufficiale dei capigruppo nel Consiglio di Sorso Ora la proposta passerà al vaglio dell’assemblea civica

16 gennaio 2014
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SORSO. Sorteggio pubblico degli scrutatori a partire dalle elezioni regionali previste per il prossimo 16 febbraio: è questa la richiesta che i gruppi d’opposizione hanno inoltrato al sindaco del Comune di Sorso nei giorni scorsi. In particolare, i capigruppo Maria Antonietta Foddai, Alberto Cappai e Gian Paolo Sanna – in rappresentanza di tutti i 7 consiglieri di minoranza - chiedono che come unico metodo di scelta degli scrutatori venga implementato il sorteggio pubblico, così da dare pari opportunità di nomina a tutti i cittadini. Oggi, invece, la nomina diretta fatta dalla commissione elettorale, rappresenta terreno fertile per facili clientelismi. Ora spetterà all’assemblea civica pronunciarsi e, in caso positivo, adottare il nuovo metodo di selezione fin dalle prossime consultazioni ponendo fine alla discrezionalità dei consiglieri. Nel frattempo, a palazzo bocche cucite sul tema.

In passato però altri consigli comunali hanno deliberato in tal senso. Uno fra tutti il caso di Alghero, che in occasione delle elezioni politiche del febbraio 2013 ha sorteggiato gli oltre 200 scrutatori previsti. In quel caso, nonostante il consiglio comunale decise per lo stop agli incarichi politici, le polemiche furono ugualmente forti poiché finirono per mettersi in coda anche persone benestanti e ricche. È anche vero che una norma che limiti l’accesso ai soli disoccupati sarebbe discriminante.

La soglia di sopportazione dell’opinione pubblica rispetto a privilegi, utilità e potere di nomina in mano ai politici è ormai stata superata, tanto più se si parla di amministratori locali, quelli che s’incontrano quasi ogni giorno per strada. L’hanno capito anche in Parlamento, tant’è che nella bozza del decreto “misure finanziarie urgenti in favore di regioni ed enti locali e interventi localizzati nel territorio” (cosiddetto “Salva Roma”), era previsto un apposito comma per ritornare al tradizionale sistema di sorteggio abbandonato nel 1989. Si prevedeva che circa 20 giorni prima delle elezioni la commissione elettorale avrebbe sorteggiato i nominativi pescando dall’Albo pubblico (supplenti compresi). Troppo bello per essere vero, e infatti dopo un primo passaggio al Senato e la fiducia alla Camera, il Governo ha deciso di ritirare il decreto sotto Natale, rinunciando alla conversione in legge e quindi vanificando il lavoro di “arricchimento” che il testo aveva ottenuto durante il passaggio parlamentare. Buona parte delle norme del “Salva Roma” sono oggi recepite in un nuovo decreto, ma non quella sul sorteggio degli scrutatori, che è stata cestinata. Gli scrutatori da nominare a Sorso in occasione delle prossime consultazioni regionali sono 48: 4 per ognuna delle 12 sezioni, così come previsto dalla stessa legge regionale. A loro si aggiungono i presidenti di seggio e i segretari. I primi, nominati dalla Corte d’appello, hanno diritto a nominare a loro volta un segretario fra gli aventi diritto.

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