La Nuova Sardegna

Sassari

Fratelli ubriachi sparano in strada

di Barbara Mastino
Fratelli ubriachi sparano in strada

Pattada, folle gesto con un fucile da parte di 2 operai: denunciati dai carabinieri

16 gennaio 2014
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PATTADA. Completamente ubriachi si sono asserragliati nella loro casa di Pattada, in pieno centro storico, e hanno iniziato a sparare alla cieca verso la strada. Una bravata che è costata cara a due fratelli pattadesi, operai di 43 e 38 anni, denunciati in stato di libertà per danneggiamento ed esplosioni pericolose nonché per omessa custodia di armi da fuoco. Il fatto è avvenuto martedì a Pattada in pieno giorno - erano le 11 di mattina - e sono stati i vicini di casa dei due ad allertare i carabinieri della locale stazione, riferendo di aver udito almeno tre colpi di fucile e poi un totale silenzio che ha fatto pensare al peggio. Temendo gesti inconsulti, i militari, giunti subito sul posto con il sostegno dei colleghi della Compagnia di Ozieri, hanno circondato l’abitazione residenza di uno dei due) e dopo pochi minuti, anche grazie alla collaborazione di alcuni parenti degli uomini, sono riusciti a farsi aprire la porta e hanno potuto constatare che all’interno dell’edificio non era successo niente: i fratelli erano tranquillamente tornati a dormire, crollati in un sonno profondo alimentato dallo stato di alterazione alcoolica.

Stando alla prima ricostruzione della vicenda - tutta da verificare - pare che uno dei due fratelli, quello non residente nella casa, avesse udito il suono del campanello e, svegliatosi all’improvviso, abbia imbracciato il fucile per “cacciare” i presunti disturbatori sparando alla cieca, a quanto pare - sempre secondo i primi confusi racconti dei due - da una finestra. Fuori dalla casa, però, per fortuna non c’era nessuno, nonostante si fosse in pieno giorno e la strada dove si è svolta la vicenda sia situata in pieno centro storico, e così le fucilate sono andate quasi a vuoto. Quasi, perché in realtà hanno colpito il cancello e il portone di un’abitazione vicina, dove comunque pare che in quel momento non fosse presente nessuno.

Si deve ancora accertare chi abbia effettivamente sparato, ma è certo è che i due fratelli sono stati trovati in possesso di tre fucili da caccia, regolarmente registrati e di proprietà del fratello residente nella casa, nonché di un’ampia scorta di munizioni: da qui la successiva denuncia per omessa custodia di armi, che di norma devono essere tenute in un luogo sicuro (come una cassaforte). Denuncia che, come detto, si aggiunge a quella per danneggiamenti - legata al fatto di aver colpito il cancello e il portone del vicino - e a quella per esplosioni pericolose. L’arma dalla quale sono partiti i tre colpi è stata sequestrata per essere analizzata, ma anche gli altri due fucili sono stati per il momento presi in custodia da parte dei carabinieri, in via del tutto cautelativa. Mentre i due uomini, vista la condizione di incensurati (e per certi versi anche per la particolare circostanza del pesante stato di ebbrezza nel quale si trovavano al momento del fattaccio, che pure potrebbe essere considerata un’aggravante in fase di processo), sono stati riaccompagnati nelle loro abitazioni e lasciati - come detto sopra - in stato di libertà in attesa dell’inizio del procedimento giudiziario a loro carico.

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