La Nuova Sardegna

Sassari

I danni del temporale dopo sei anni non sono stati risarciti

Abbiamo acquistato a maggio 2007 un appartamento in Sardegna. Nei primi giorni di giugno, durante un temporale, ci siamo accorti che entrava acqua dagli infissi. Abbiamo avvisato l’impresa...

15 gennaio 2014
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Abbiamo acquistato a maggio 2007 un appartamento in Sardegna. Nei primi giorni di giugno, durante un temporale, ci siamo accorti che entrava acqua dagli infissi. Abbiamo avvisato l’impresa costruttrice documentando il danno e la presenza di fori negli infissi (tarli?). L’impresa ci ha invitato a rivolgerci al falegname che aveva eseguito i lavori. Ci siamo rifiutati, convinti che fosse l’impresa a dover rispondere. Dopo lungaggini e promesse di intervento ci siamo rivolti ad un avvocato. È stata una perdita di tempo e di denaro, poiché il legale ha preso i soldi e poi ha revocato il mandato. Ci siamo rivolti ad un altro che con più competenza ha avviato la pratica con il tribunale fissando incontro con C.T.U, impresa e falegname. Il perito ha consegnato perizia a nostro favore per il risarcimento dei danni e tutto si è fermato. Sono passati ormai più di sei anni, l'impresa non risponde, l'avvocato dice di entrare in giudizio, ma che i tempi possono arrivare a 10 anni, senza certezza di risarcimento spese legali subite. Cosa possiamo fare? Questa è la giustizia?

Il quesito è composito e di non facile risposta innestandosi problematiche sia di merito che di procedura. Parrebbe, infatti, che sia stata effettuata una consulenza tecnica, da ritenersi preventiva, che avrebbe dato ragione al lettore ma che, peraltro, lascia alcuni dubbi. Cosa è stato riscontrato? La cattiva esecuzione delle finestre o la presenza di tarli? Pare inoltre che siano stati interessati sia il costruttore che il falegname, non si sa se quest’ultimo chiamato direttamente o dal costruttore. La consulenza depositata serve a fotografare la situazione al momento, ma nel caso in cui non vi sia il ristoro del danno o vi siano disaccordi o comunque non si raggiunga un accordo economico, è necessario iniziare un giudizio che segue l'iter di tutte le cause con le tempistiche variabili che vi possono essere a seconda di innumerevoli fatti, alcuni legati all'istruzione della causa, altri legati a fattori esterni che possono essere i più variegati.

Generalmente la parte condannata è gravata delle spese legali compresa la consulenza. Nel caso di specie i tempi “giudiziali” iniziano dalla consulenza richiesta e non possono certamente essere considerati i sei anni precedenti dove vento e pioggia non avevano provocato lamentazioni.(Avv.Giuseppe Bassu)

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