La Nuova Sardegna

Sassari

Multiss, il futuro di 168 lavoratori legato allo statuto

Multiss, il futuro di 168 lavoratori legato allo statuto

Modifiche in corso perché si occupi di programmazione Scoppia il caso uscieri: la Regione non erogherà più i fondi

13 gennaio 2014
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SASSARI. Qualcosa si muove per il futuro della Multiss, la partecipata della Provincia, e i suoi 168 lavoratori. Finita la cura dimagrante che negli ultimi mesi dello scorso anno aveva portato alla cassa integrazione a rotazione per una parte dell’orario di lavoro, rimessi a posto i conti che minacciavano la sopravvivenza dell’azienda, ora si sta procedendo alla modifica dello statuto. Modifica che autorizzerebbe la società in house di occuparsi anche di programmazione e fondi comunitari. In pratica i compiti che per tredici anni erano stati svolti dalla Demos, l’altra partecipata della Provincia, messa in liquidazione. Ciò consentirebbe alla Multiss di avere nuove commesse, permettendo così la prosecuzione dell’attività oltre che di tenere in sicurezza il bilancio.

Per la società in house, che da quando è stata creata si occupa di manutenzione delle scuole e delle strade e di disinfestazioni, si allargherebbero quindi le competenze.

La presidente della Provincia Alessandra Giudici, in seguito alle sollecitazioni dei sindacati, aveva promesso che l’amministrazione si sarebbe attivata per scongiurare effetti devastanti per i lavoratori. E così è avvenuto anche se il percorso non è stato semplice .

Lo stato dell’arte è che la modifica dello statuto è già stata approvata nelle commissioni competenti, è passata al vaglio degli uffici per la firma (che però ha preso i suoi tempi) e ora attende il parere dei rivisori dei conti. Dopodiché la pratica dovrà passare in Consiglio per l’approvazione definitiva.

I tempi non sono probabilmente quelli che si attendevano i sindacati, ma la speranza ora è che la svolta possa arrivare con celerità. L’affidamento di commesse in tema di programmazione consentirebbe così di mettere al riparo gli otto lavoratori impiegati negli uffici che già seguono progetti in campo ambientale e dell’energia. Per loro, infatti, il rischio è che possa essere necessario un nuovo ricorso alla cassa integrazione, una ipotesi che i sindacati vogliono scongiurare. E infatti questa settimana, ci sarà l’ennesimo incontro tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Ugl e l’azienda per definire anche le altre situazioni sul tappeto. I problemi, infatti, non si esauriscono con la questione della programmazione.

Attualmente c’è anche da risolvere il caso dei lavoratori di Olbia, Provincia commissariata e con la quale Sassari aveva una convenzione per l’attività di servizio della Multiss. Lavoratori che i questi giorni stanno smaltendo le ferie arretrate in attesa di conoscere quale sorte li aspetta.

Non solo. Un altro fronte si è intanto aperto con gli uscieri Multiss in servizio negli edifici appartenenti alla Provincia sassarese. Il loro stipendio veniva assicurato grazie a fondi regionali che, si è appreso, Cagliari ha detto che non erogherà più.

Anche a questa situazione si sta cercando di porre rimedio con soluzioni che devono ancora essere vagliate.

Insomma, non è una strada in discesa per la Multiss. Tra l’altro sembra non più percorribile quella soluzione a suo tempo proposta anche dai sindacati di allargare l’azionariato ad altri enti, Comune di Sassari in testa, per consolidare la partecipata. (p.f.)

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