La Nuova Sardegna

Sassari

Lorenzoni: «Fuori solo chi è condannato»

di Giovanni Bua
Lorenzoni: «Fuori solo chi è condannato»

Il segretario provinciale: lista forte e fatta di amministratori. Non potevamo chiedere di meglio

04 gennaio 2014
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SASSARI. «Gli unici vincoli che abbiamo posto, unanimemente, per le candidature sono legati al codice etico del partito. Che prevede che solo i condannati non possano partecipare alle elezioni. Per Francesca Barracciu, trattandosi della candidata governatore, è stato usato un metro diverso. Che, sottolineo, non mi ha visto favorevole. E comunque è stata lei stessa, con grande senso di responsabilità, a fare un passo indietro, dopo aver visto che i problemi non erano solo giudiziari». Parole del segretario provinciale del Pd Giuseppe Lorenzoni. Che, nella sperticata lotta contro il tempo che il suo partito è riuscito a mettere in scena, ha tirato fuori dal cilindro i primi nomi pesanti tra i dodici che dovranno correre per il Pd nel sassarese alle prossime Regionali. E, messa in soffitta la deriva ultra-giustizialista dei giorni scorsi, festeggia per aver messo in lista Ganau, Demontis, Lotto, Meloni, Gavino Manca (che essendo alla seconda legislatura dovrà chiedere una deroga). Nonostante il sindaco di Sassari sia imputato insieme alla Giudici (altra papabile) per abuso d'ufficio per le assunzioni di due dirigenti. E indagato insieme al suo ex assessore Meloni per concussione per le note vicende del Puc (il rinvio a giudizio verrà discusso a settimane). E Manca sia indagato per l’inchiesta sui fondi ai gruppi, la stessa che ha fatto rotolare la testa della Barracciu.

«Parliamoci chiaro– spiega Lorenzoni – questi nomi sono il meglio che potessimo mettere in campo. Un elenco su cui il partito è davvero unito. Alcuni sono indagati? Sono indagini che, se uno fa l’amministratore, possono accadere. Li definirei incerti del mestiere. E noi difendiamo la presunzione d’innocenza. Chi sbaglia paga, ma solo dopo la condanna. La Barracciu è una questione diversa. E molto politica. Per i candidati vale il nostro codice etico». Bassa “tafazzismo” dunque e via con i rigraziamenti: «Non posso che essere grato a Gianfranco per la sua disponibilità. Che segue perfettamente il solco che abbiamo deciso di tracciare: spazio ai territori e agli amministratori locali per fare una lista forte, la più forte possibile. E soprattutto piena di competenze di governo. Che non poteva trovare migliore guida del sindaco di Sassari, che ha già dimostrato alle recenti primarie quanto il territorio a lui si attaccato». Già oggi dovrebbero arrivare i nomi che mancano: «Coros ha espresso il sindaco di Ittiri – chiude Lorenzoni – Alghero, Porto Torres e Luogudoro hanno chiesto un po’ di tempo, e così gli altri territori». E poi le donne, almeno quattro: «Ma speriamo sei – chiude Lorenzoni – raccoglieremo fino a lunedì le loro richieste. E noi stessi faremo le nostre proposte». I nomi? Alessandra Giudici. Ma anche Dolores Lai e Monica Spanedda, anche se entrambe potrebbero essere più interessate a un altra corsa che si apre: quella per Palazzo Ducale.

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