Allarme per criminalità minorile e stalking
Il comandante provinciale Pietro Salsano: «Due fenomeni in aumento che non vanno sottovalutati»
04 gennaio 2014
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SASSARI. Il colonnello Pietro Salsano, numero uno del comando provinciale, lo dice senza fare tanti giri di parole: «L’anno scorso i reati commessi dai minorenni, i maltrattamenti in famiglia, ma anche i casi di stalking hanno fatto registrare un aumento preoccupante. E sono fenomeni che non si possono assolutamente ignorare, anche perché il numero degli episodi è molto sproporzionato rispetto a quello degli abitanti del Nord Sardegna». Parole che trovano conferma nei dati e negli episodi di cronaca nera, anche recentissimi, che riguardano adolescenti allo sbando o donne massacrate da mariti o ex fidanzati.
«Per quanto riguarda la delinquenza minorile - prosegue Salsano - ci sono praticamente due poli corrispondenti ad Alghero e Olbia». È proprio nella Riviera del Corallo che poco prima di Natale i carabinieri agli ordini del capitano Giorgio Guerrini, comandante della compagnia locale, avevano sgominato una baby gang accusata di spacciare droga davanti alla scuola media dei frequentatissimi e centralissimi giardini Tarragona. E a est, lì dove comincia la Costa Smeralda, i militari della compagnia di Olbia avevano messo fine all’attività illecita di altri “ragazzini terribili”, che intimoriva i coetanei persino mettendo nei social network le immagini delle loro azioni, affinché tutti potessero vedere di che pasta erano fatti. Il leader del branco? Una ragazzina di appena quattordici anni.
Ma il colonnello Salsano mette l’accento anche sulla questione dei maltrattamenti in famiglia. «Segnalateli sempre», è il suo appello rivolto alle vittime, ma anche a vicini di casa e parenti. Lo stalking è passato dai 43 casi del 2012 ai 57 del 2013 e i casi di maltrattamenti in famiglia sono stati 67. In questo ambito si è proceduto all’arresto di 22 persone e al deferimento di altre 45. (a.m.)
