La Nuova Sardegna

Sassari

LA LUNGA NOTTE DEL 118

Quasi novanta interventi tra ubriachi e incidenti

Quasi novanta interventi tra ubriachi e incidenti

SASSARI. Una lunga notte al lavoro con l’impegno primario di garantire a tutti una festa di fine anno senza problemi. Polizia, carabinieri e vigili del fuoco, guardia di finanza e 118 schierati in...

02 gennaio 2014
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SASSARI. Una lunga notte al lavoro con l’impegno primario di garantire a tutti una festa di fine anno senza problemi. Polizia, carabinieri e vigili del fuoco, guardia di finanza e 118 schierati in tutto il territorio provinciale per fronteggiare eventuali emergenze. Nel Sassarese - per fortuna - niente di particolarmente grave se si escludono gli interventi per gli ubriachi e per situazioni collegate all’eccessivo uso di alcolici.

La dimensione delle attività è nei numeri della centrale operativa del 118 che copre un territorio vastissimo nelle procine di Sassari, Olbia-Tempio, Nuoro e Ogliastra. Una finestra aperta su più di mezza Sardegna. L’evento più grave alle 4,43 sulla 131 Dcn, al chilometro 44, nei pressi del bivio di orotelli, quando la centrale operatiova ha gestito l’incidente stradale dove ha perso la vita un diciottenne, con un minore ferito grave. Complessivamente il 118 ha seguito 89 interventi di soccorso tra le 20 del 31 dicembre e le 8 del primo giorno del nuovo anno. Dieci i codici rossi, 50 i gialli e 29 i verdi. I Mezzi di soccorso avanzato (Msa)sono stati impiegati per la gestione di eventi in città (5), a Porto Torres (4), Castelsardo (1), Alghero (4), Ozieri (1), Olbia (2), Tempio (1), Nuoro (3), Siniscola (1) e Lanusei (1). Le basi (le ambulanze convenzionate con il 118 che non hanno il medico a bordo) hanno effettuato 66 interventi: 36 in provincia di Sassari, 17 in quella di Olbia-Tempio, 8 a Nuoro e 5 in Ogliastra.

Venti interventi - pari al 23 per cento del totale - sono stati effettuati per fronteggiare richieste di soccorso dovute all’abuso di sostanze alcoliche: un fenomeno che, purtroppo, continua a essere molto diffuso tra i giovanissimi, sino al rischio grave del coma etilico.

Due gli interventi per soccorrere persone anziane in arresto cardio-circolatorio, attività che purtroppo non hanno consentito di salvare i pazienti che sono deceduti nonostante la tempestività delle cure prestate.

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