La Nuova Sardegna

Sassari

La casa dei nonni è accatastata a nome di tre persone diverse

Da oltre 60 anni la mia famiglia, ora eredi di nostro padre, abita la casa, che, originariamente, era costituita da varie unità, due delle quali accatastate a nome di terze persone (la sorella di...

02 gennaio 2014
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Da oltre 60 anni la mia famiglia, ora eredi di nostro padre, abita la casa, che, originariamente, era costituita da varie unità, due delle quali accatastate a nome di terze persone (la sorella di babbo e il loro patrigno, secondo marito di nonna). Negli anni tutte le unità sono state ristrutturate e, da oltre 40 anni, sono accorpate in una sola unità. Domanda A: come è possibile mettere “ordine”, intestando l'intera casa a uno degli eredi di mio padre? Domanda B: come sarà possibile “tacitare” il Comune che pretende il pagamento Ici ora Imu delle due unità immobiliari, come seconda casa, o dagli utilizzatori (la mia famiglia) o dagli intestatari ( loro eredi)?

Si insegna che nel nostro attuale ordinamento «le risultanze catastali non fanno proprietà» ma hanno esclusivamente valore ai fini fiscali. Per questa ragione lo Stato, in modo da avere un unico registro informatico della proprietà immobiliare, con recente legge, ha chiesto al Notariato collaborazione per procedere ad un allineamento dei dati catastali con le risultanze delle conservatorie immobiliari che sole, unitamente agli atti notarili ed alle sentenze, «fanno proprietà». I Pubblici Registri Immobiliari, custoditi da competenti Conservatori e i cui dati vengono implementati quasi esclusivamente, previa verifica, da notai - pubblici ufficiali- costituiscono un fiore all'occhiello del nostro Paese, e, cosa a non tutti nota, oggetto di ammirazione anche nei Paesi di tradizione anglosassone (Usa e Inghilterra) che non riescono a capacitarsi dell'assoluta inaffidabilità dei loro registri, tenuti da società private e banche, dove al contrario i dati sono inseriti senza alcuna ufficiale verifica (lì i notai non esistono e tutto si fonda su autocertificazione) e i furti di identità sono frequentissimi e stanno causando enormi costi sociali. La divergenza tra dato catastale e situazione di fatto della sua casa è certamente derivata dalla mancanza di un atto notarile che certifichi gli avvenuti trasferimenti della proprietà e che consenta di allineare, in ogni momento, il dato catastale con la situazione reale del bene. Sino ad allora, il Comune, ente riscossore dei tributi, potrà fondare le sue pretese sul solo dato catastale, valido, come detto, ai fini fiscali. (Ufficio studi del Consiglio notarile)

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