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Sassari

Sassari, donna ferita a colpi di mannaia: 4 anni all’aggressore

di Luca Fiori
Sassari, donna ferita a colpi di mannaia: 4 anni all’aggressore

L’episodio si era verificato all’inizio di ottobre in un monolocale del centro storico. Vittima una nuorese di 33 anni che chiedeva la restituzione di 300 euro

14 dicembre 2013
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SASSARI. Due mesi fa era finito in manette con l’accusa di tentato omicidio, per aver colpito, alla testa e a un piede con una mannaia da macellaio, una conoscente che si era recata nel suo monolocale del centro storico per farsi restituire una somma di denaro che gli aveva prestato.

Ieri mattina il giudice dell’udienza preliminare Giuseppe Grotteria ha condannato Antonio Angelo Deffenu, sassarese di 56 anni, a quattro anni e quattro mesi di reclusione con il rito abbreviato. Il giudice ha accolto la richiesta del difensore dell’uomo, l’avvocato Pasqualino Federici, che aveva chiesto di cambiare il capo di imputazione e derubricare il reato di tentato omicidio in lesioni. Il pubblico ministero Carlo Scalas la scorsa udienza aveva chiesto una condanna a otto anni sostenendo che si trattasse di un tentato omicidio.

L’avvocato Federici è riuscito però a convincere il giudice che non c’era da parte di Deffenu alcuna volontà di uccidere l’amica, una studentessa nuorese di Scienze infermieristiche di 33 anni. La donna però, aveva raccontato agli agenti della polizia intervenuti in via Alessio Fontana, che l’uomo l’aveva aggredita davanti alla sua richiesta di restituzione del prestito di 300 euro e che dopo aver afferrato una mannaia le aveva urlato. «ti ammazzo».

Erano state le sue urla disperate a far capire ai vicini di casa che dentro il monolocale stava accadendo qualcosa di grave. L’arrivo tempestivo della polizia e il suono del campanello erano stati provvidenziali. Quando aveva visto gli agenti, la donna si era gettata tra le loro braccia in lacrime e aveva chiesto aiuto. La studentessa sarebbe stata contattata dal 56enne pochi giorni prima e lui le avrebbe chiesto 300 euro in prestito. Il giorno dell’aggressione la donna lo aveva chiamato e i due si erano dati appuntamento in un circolo. Da lì si erano spostati a casa di lui.

La 33enne aveva insistito per riavere i trecento euro ma per tutta risposta si sarebbe beccata uno schiaffo. A quel punto aveva reagito allontanando Deffenu con uno spintone. Sempre stando alla ricostruzione dei fatti fornita dalla vittima l’uomo, caduto sul pavimento, si sarebbe innervosito ancora di più scagliandosi contro di lei e facendola finire per terra, poi avrebbe preso da sotto il lavandino la mannaia. La studentessa, spalle al muro e in preda al panico, avrebbe cercato di difendersi con i piedi, poi, mentre si sollevava, lui l’avrebbe colpita in testa, dove i medici le avevano applicato dieci punti di sutura.

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