La Nuova Sardegna

Sassari

Pattada, danze e furti alla festa dei diciottenni

di Barbara Mastino
Pattada, danze e furti alla festa dei diciottenni

Ignoti bulletti hanno rovinato il party facendo razzia di borse, telefonini e portafogli rimasti incustoditi

28 novembre 2013
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PATTADA. È stata una Festa dei Diciottenni con finale a sorpresa quella tenutasi nei giorni scorsi a Pattada, dove al termine della lunga serata all’insegna del divertimento in tanti si sono ritrovati senza borsette, telefonini, macchine fotografiche, portafogli e molto altro ancora. Ignoti gli autori del “colpo”, che ha senza dubbio parzialmente rovinato una festa bella e partecipata come ogni anno, organizzata in questa edizione dai Fedales del 1995 e tenutasi nel Centro Pilota.

Mentre i tantissimi giovani presenti ballavano, ridevano e si divertivano tra un drick e l’altro sulle note del deejay, alcuni bulletti hanno ben pensato di approfittare dell’allegra confusione per fare razzia di oggetti di ogni tipo, lasciati tranquillamente incustoditi dai proprietari nelle proprie vicinanze, dato che mai prima d’ora si erano verificati fatti simili in un paese tranquillo come Pattada.

Nel Centro Pilota non esiste un guardaroba, ma nessuno ne aveva mai sentito il bisogno prima d’ora: ogni anno la Festa dei Diciottenni di Pattada attira in paese centinaia di ragazzi e ragazze del posto e dei comuni del circondario, tutti si conoscono per motivi di studio o di lavoro e approfittano dell’occasione per incontrarsi e stare insieme in un evento sempre ben organizzato e ben riuscito.

Ma stavolta non è andata così, e di certo la colpa non è da imputare ai giovani organizzatori, che infatti sono rimasti a dir poco sconcertati (anche perché alcuni a loro volta hanno subito furti). Tra gli oggetti trafugati, come detto, ci sono state soprattutto borsette - con tutto il loro contenuto di denaro, telefoni e quant’altro, e macchine fotografiche - tra cui una di proprietà del dj e praticamente nuova di zecca. Molte delle borse sono state ritrovate vuote fuori dal locale, e altre sono state rinvenute in zone un po’ più lontane dell’adiacente Parco Salvatore Pala.

Uno sfregio a dir poco “antipatico”, per usare un eufemismo, che ha dato un duro colpo all’impegno e alla fatica dei festeggiati, che dopo tanto lavoro si sono ritrovati a fare i conti diversamente. «Quello che è più importante far capire agli ignoti autori del misfatto - dicono alcune delle giovani vittime dei furti - è che questo tipo di azioni non porta a nulla: grazie alle tecnologie che permettono di bloccare schede di cellulari e carte di credito quello che hanno rubato è già inservibile.

Quello che resta è la delusione, perché in un momento di divertimento collettivo non ci saremmo mai aspettati uno sfregio del genere». Da ora in avanti si farà più attenzione, ma la fiducia reciproca ha subito una brutta botta.

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