La Nuova Sardegna

Sassari

Caccia al cinghiale vietata in venti aree di Nulvi e Bonorva

Caccia al cinghiale vietata in venti aree di Nulvi e Bonorva

Il divieto della Asl a causa della peste suina africana I vincoli hanno riguardato già diverse zone del Goceano

08 novembre 2013
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SASSARI. Divieto di caccia al cinghiale in Goceano, e adesso anche in diversi centri dell’Anglona e nell’area di Bonorva. A causa, infatti, dei numerosi focolai di peste suina africana riscontrati durante il corso di quest’anno nel territorio del comune di Nulvi e alla luce del recente nuovo caso di positività nel comune di Bonorva sono state estese le aree da sottoporre a vincolo sanitario.

Come definito dalla normativa regionale per l’eradicazione dalla peste suina africana in Sardegna, anche nelle zone sottoposte a vincolo per i focolai di suino domestico, così come per l’area infetta del Goceano a seguito del virus della peste suina africana nel selvatico, è vietato l'esercizio della caccia al cinghiale nelle aree di restrizione. Interessati 15 comuni attorno a Nulvi e 4 nell'area di Bonorva.

Tuttavia la caccia può essere autorizzata in deroga nel rispetto di quanto previsto dallo stesso Decreto Regionale. L’obiettivo di detta attività è quello di raccogliere informazioni utili a verificare la presenza/assenza della circolazione virale nel territorio

L'autorizzazione alla caccia in deroga è subordinata alla disponibilità all'interno delle aree di restrizione di un locale per lo stoccaggio delle carcasse in cui sia garantita la presenza di energia elettrica, acqua potabile ,cella frigo, disinfettanti idonei e fossa per lo smaltimento dei visceri o carni. Da ogni cinghiale abbattuto i veterinari incaricati della Asl Sassari provvederanno al prelievo di un campione di sangue, milza e diaframma, alla compilazione della scheda di segnalamento e alla consegna dei campioni all'Istituto zooprofilattico della Sardegna di Sassari. Le carni dei cinghiali devono essere separate individualmente, identificate e stoccate in cella sino al ricevimento dell'esito favorevole delle analisi. Inoltre, i visceri e le carni non destinate al consumo devono essere trattate con modalità tese a scongiurare la diffusione dei virus pestosi.

Nei prossimi giorni il Servizio Sanità Animale in collaborazione con il Corpo Forestale terrà apposite riunioni per informare i cacciatori sulle modalità per la richiesta dell’autorizzazione alla caccia in deroga.

Le mappe dettagliate delle zone in vincolo dove è vietata la caccia e la modulistica per la richiesta della eventuale deroga sono disponibili sul sito della Asl di Sassari www.aslsassari.it .

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