La Nuova Sardegna

Sassari

MOLOSSO ABBATTUTTO A NULVI

Trenta punti al braccio per il militare aggredito dal cane

Trenta punti al braccio per il militare aggredito dal cane

Il proprietario dell’animale che ha azzannato anche il padre di un bambino è stato scarcerato: processo il 29

27 ottobre 2013
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SASSARI. E’ stato convalidato ieri mattina l’arresto di Antonio Zentile, l’uomo di 48 anni di Nulvi, proprietario del molosso che un carabiniere ha abbattuto a colpi di pistola per impedire l’aggressione a un bambino, dopo che lo stesso militare e il padre del ragazzino erano stati feriti in maniera seria dall’animale. Il giudice Teresa Castagna ha disposto la scarcerazione e l’obbligo di firma in caserma in attesa del processo che è stato fissato per il 29 ottobre.

E’ ancora sotto shock, e con una trentina di punti di sutura al braccio, il brigadiere che ha ucciso con quattro colpi di pistola il molosso che l’uomo arrestato (per resistenza a pubblico ufficiale) aveva aizzato prima contro i clienti di un bar e poi contro il padre del bambino e i carabinieri intervenuti in soccorso. Il militare non avrebbe mai voluto sparare al cane, ma in quella situazione così concitata e con i rischi elevati per le persone, e soprattutto per il bambino, non ha avuto altra scelta.

Le indagini sul fatto - che aveva avuto un precedente analogo quattro giorni prima - sono affidate ai carabinieri della compagnia di Valledoria, guidati dal capitano Antonio Pinna. E’ stato confermato che pochi giorni fa, Antonio Zentile, arrivato davanti al bar «Mappamè», nel corso Vittorio Emanuele di Nulvi, aveva terrorizzato i clienti aizzando contro di loro il suo cane. Tanto che i presenti erano stati costretti a rifugiarsi dentro il locale. Sembrava finita lì, anche se c’erano state altre segnalazioni di una gestione non proprio corretta dell’animale da parte del suo proprietario.

Venerdì pomeriggio, l’uomo - che ha precedenti per droga e reati contro la persona e il patrimonio - intorno alle 15.30 si è presentato di nuovo davanti al bar. Ha cominciato ad aizzare il cane contro i clienti del bar che sono scappati all’interno. Presi di mira anche alcuni passanti. Mentre scattava l’allarme, con diverse chiamate al 112, qualcuno ha lanciato una bottiglia di vetro per cercare di tenere lontano il cane e convincere il proprietario a desistere dalla sua azione.

La situazione, invece, è peggiorata. E quando l’uomo ha aizzato il cane contro padre e figlio, che erano all’esterno del locale, si è temuta la tragedia. Il padre del bimbo è stato azzannato ad un braccio e in quel momento sono arrivati i carabinieri. Il brigadiere è intervenuto e l’animale è stato aizzato anche contro di lui. L’ha morso al braccio. I colpi di pistola hanno evitato conseguenze ancora più gravi.

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