La Nuova Sardegna

Sassari

Ozieri, all’ex Centrale elettrica in mostra i grandi artisti

di Barbara Mastino
Ozieri, all’ex Centrale elettrica in mostra i grandi artisti

Primo appuntamento con il portotorrese Giovanni Sanna, reduce dal premio Sulmona presieduto da Sgarbi

25 ottobre 2013
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OZIERI. Con l’inizio della stagione autunnale riprendono le grandi mostre d’arte contemporanea nella ex Centrale Elettrica di via De Gasperi. Protagonista della personale che sarà inaugurata domani 26 ottobre, visitabile per tre settimane, sarà il pittore di Porto Torres Giovanni Sanna, trentaseienne docente nell’Accademia di Belle Arti di Sassari, che esporrà le opere realizzate dal 2010 a oggi. Alcune delle tele esposte nella mostra ozierese hanno appena fatto rientro dall’importantissima rassegna d’arte internazionale “Premio Sulmona”, presieduta dal critico d’arte Vittorio Sgarbi, che in diverse altre occasioni ha fortemente voluto Sanna nelle rassegne da lui curate: come la “Biennale” di Venezia del 2011, nel “Padiglione Italia”. Patrocinata dal Comune di Ozieri con l’istituzione San Michele, la mostra è organizzata e curata da Mario Lai, curatore del catalogo con i testi di Michele Calaresu. «Le oltre trenta opere in mostra - spiegano i due curatori - afferiscono agli ultimi anni di attività di Sanna e rappresentano un ciclo uniforme dal punto di vista della ricerca artistica. In questa fase egli predilige la rappresentazione di individui in carne e ossa, che per semplicità possiamo definire ritratti (senza alcuna pretesa celebrativa) ma in realtà sono qualcosa di più profondo. Queste opere denotano un interesse assoluto per i propri simili, sia dal punto di vista anatomico che psicologico. Il pittore coglie la breccia che i modelli gli permettono di penetrare e svela, rispettosamente, il loro intimo “essere”, più che il loro “avere”: ciò che ci rende interessanti e degni di attenzione. Circa la metà delle opere - proseguono Lai e Calaresu - raffigura invece oggetti manipolati e deformati dall’uso che, indirettamente, ci aprono degli squarci sulla vita dei loro possessori: sono delle “nature sospese”, oggetti della quotidianità, apparentemente banali, che restituiscono l’atmosfera di un’esistenza reale, fatta di quelle abitudini a cui non facciamo più caso, testimonianze della monotona, solitaria e talvolta triste esistenza che alcuni conducono al riparo dagli occhi della società, in bui e trascurati scantinati esistenziali. Queste, come tutte le altre opere esposte nella mostra, non ci lasciano indifferenti, in qualche modo ci riconciliano con il consorzio umano. La pittura di Sanna è priva di drammaticità, rabbia o denuncia, cioè di qualsiasi elemento di contrapposizione con la società in cui vive; la sua arte è invece pregna di empatia e affetto verso i suoi modelli e gli oggetti testimoni dell’esistenza umana. Tutte le espressioni del nostro vivere sono, per qualche verso, specchio della nostra identità, e per Giovanni Sanna non c’è eccezione. Le sue opere sono come lui: sincere, perspicaci, esatte ed emotivamente comunicative». La mostra, con ingresso libero, sarà visitabile per tre settimane dal martedì alla domenica dalle 16 alle 19.

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