La Nuova Sardegna

Sassari

stasera

Una candela per i bimbi non nati

In piazza d’Italia si celebra il mese mondiale sulla morte perinatale

15 ottobre 2013
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SASSARI. Quest’anno anche Sassari partecipa al mese mondiale sulla morte peritanale. In Italia circa 2500 famiglie annualmente perdono il loro bambino nell'ultimo trimestre di gravidanza o nei primi giorni di vita, spesso senza una causa apparente. Studi internazionali dicono che un attento esame di ogni singolo caso potrebbe individuare le cause nel 70 per cento dei casi, e questo potrebbe essere utile per prevenire altre morti nelle successive gravidanze.

Un problema grave e di cui si parla poco, ma che riguarda una su 250/300 nascite nei paesi industrializzati, 10 volte la frequenza della morte in culla.

In questo mese di ottobre le associazioni dei genitori organizzano in tutto il mondo iniziative di informazione e ricordo. L'Associazione CiaoLapo onlus, coordina le attività in Italia. «Nonostante i progressi della medicina prenatale - dice Claudia Ravaldi, psichiatra e psicoterapeuta, fondatore e presidente di CiaoLapo -, l’alto tasso di morte perinatale è rimasto pressoché invariato negli ultimi dieci anni».

Stasera, in piazza d'Italia dalle ore 18,45 in poi, si svolgerà la manifestazione organizzata da un gruppo di genitori colpiti dal problema, che consisterà nella divulgazione di materiale informativo, l'accensione delle candele in memoria dei bambini, il lancio dei palloncini e delle lanterne e una fiaccolata che attraverserà le vie sulle quali si affacciano le due cliniche sassaresi (policlinico e clinica ginecologica e ostetrica) nelle quali generalmente "nascono" i bambini.

Si celebra in ottobre il mese della consapevolezza sulla morte infantile e sulla perdita in gravidanza, al fine di sviluppare una cultura su questo tema, e di fornire sostegno ai genitori colpiti.

Il 15 ottobre infatti viene celebrata la giornata mondiale della commemorazione, al termine della quale in diverse città italiane sarà realizzata con le altre associazioni di tutto il mondo l'Onda di Luce. E il giorno in cui il mondo pone una crescente attenzione su questo grave evento che affligge ancora un numero sorprendentemente alto di famiglie (globalmente circa tre milioni l'anno).

Se in tutto il mondo ogni partecipante accende una candela - dice ancora Claudia ravaldi - alle ore 19 locali e la mantiene accesa per un'ora, per tutta la giornata del 15 ottobre un'onda di luce attraverserà il globo, illuminando progressivamente tutto il pianeta, un fuso orario dopo l'altro. Si tratta di un modo simbolico per sentirsi idealmente uniti con molte altre persone nel mondo, accomunate da un lutto che invece abitualmente isola: la morte di un bambino».

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