La Nuova Sardegna

Sassari

La chiesa di San Maurizio ora ha un nuovo volto

di Vincenzo Masia
La chiesa di San Maurizio ora ha un nuovo volto

Ittiri, dopo due anni, completato il restauro, è stata riaperta al culto dei fedeli La festa per il patrono dei muratori potrà così ritornare alla tradizione

08 ottobre 2013
2 MINUTI DI LETTURA





ITTIRI. Ultimati i lavori di restauro, da parte della Soprintendenza, la chiesa campestre di San Maurizio è stata restituita al culto. Erano due anni, infatti, che i riti religiosi si svolgevano in paese mentre la tradizione vuole che, nei giorni dal 21 al 23 settembre, i festeggiamenti in onore del patrono dei muratori si tengano a “Occhila”, l'incantevole vallata, a pochi chilometri dal paese, dove sorge la chiesetta cinquecentesca.

Per questioni logistiche e organizzative non è stato possibile rispettare il protocollo della festa, così come si legge in una nota stilata da Don Michele Merella, lo storico parroco di San Pietro in Vincoli scomparso da 31 anni, che prevede degli adempimenti rigorosamente codificati con specifici riferimenti ai tempi e ai luoghi.

Grazie alla forte devozione per il Santo e all'ammirevole contributo di alcuni imprenditori, pur in assenza di un comitato, i riti religiosi non hanno subito interruzioni. Ma, la parte della festa più sentita e partecipata, quella relativa ai pellegrinaggi a piedi, alle messe mattutine e alla processione intorno alla chiesa portando a spalle il simulacro del Santo intorno alla chiesa per tre giri e scortato da numerosi cavalieri, per gli ultimi due anni, non è stato possibile attuarla.

« Dal prossimo anno però potremo ritornare alla riedizione della festa così come ci è stata tramandata dai nostri avi – afferma Giovanni Deriu, l'obriere per il 2014 – e cercheremo di curare in modo scrupoloso le procedure che fanno parte della storia della più grande festa religiosa del nostro paese. Infatti –precisa Deriu – fino a qualche anno addietro moltissime famiglie si recavano a San Maurizio per trascorrervi l'intera giornata del 22, si pranzava sul posto, sotto gli alberi in prossimità della chiesa. L'impegno mio, di Giampiero Lupinu, che mi sostituirà nel 2015 e dell'intero comitato, che ci affiancherà , sarà incentrato sul recupero dei riti religiosi nel rispetto della tradizione che prevede il ritorno in paese del simulacro del Santo, ogn dieci anni», coclude l’obriere.

Intanto la “ricca”dote di San Maurizio, che comprende una miriade di manufatti realizzati da esperte ricamatrici e oggetti preziosi, rimane gelosamente e amorevolmente custodita, per riapparire il giorno 21 di settembre del prossimo anno quando, nel corso dei vespri solenni, avverrà la vestizione della statua di San Maurizio.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative