La Nuova Sardegna

Sassari

Primo passo per una nuova centrale a carbone a Fiumesanto

Primo passo per una nuova centrale a carbone a Fiumesanto

La società cinese Chine Enviromental Holding ha siglato un’intesa con la Regione Sardegna, la Provincia di Sassari e i Comuni di Sassari e Porto Torres. Presto sarà presentato lo studio di fattibilità

12 agosto 2013
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CAGLIARI. Potrebbe essere realizzato dalla China Environmental Holding Co. Ltd e dalla collegata Nord Sardegna Energia s.r.l. il nuovo impianto per la produzione di energia elettrica a carbone a Fiumesanto, nel nord dell'Isola. È quanto prevede l'intesa siglata oggi a Villa Devoto tra la Regione, la Provincia di Sassari, le amministrazioni comunali di Sassari e Porto Torres e appunto la società cinese, particolarmente attiva nel campo delle energie rinnovabili. L'impianto potrebbe sostituire la realizzazione del quinto gruppo della centrale diretta da E.On, che ha preso tempo per definire il progetto. Entro il 30 settembre la multinazionale presenterà uno studio di fattibilità per la costruzione di una centrale al gruppo di lavoro, costituito ad hoc dai firmatari del protocollo e attivato nell'assessorato dell'Industria per esprimere una valutazione sulla proposta industriale, individuando sinergie, ricadute per le imprese e per il lavoro locale. Al gruppo di lavoro spetterà approfondire i meccanismi di gestione delle procedure amministrative per l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni, oltre a individuare gli strumenti di programmazione e di incentivazione utilizzabili, coerentemente con i programmi di sviluppo regionali.

«L'accordo con la holding cinese, che ha confermato la sua disponibilità a investire nell'isola, è un passo avanti significativo per il territorio e per l'intera Sardegna - ha detto il presidente della Regione, Ugo Cappellacci - poiché consente un adeguato e rapido ricambio del parco di generazione, favorendo l'impiego delle tecnologie di ultima generazione che abbattono drasticamente l'impatto ambientale. Non consentiremo più, infatti, il prolungato esercizio di impianti con gruppi a olio combustibile che, oggi, sono destinati a produrre solo inquinamento».

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