La Nuova Sardegna

Sassari

L’acqua frizzante da fontane pubbliche installate a Stintino

L’acqua frizzante da fontane pubbliche installate a Stintino

L’iniziativa del Comune: risparmio e stop alla plastica

08 agosto 2013
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STINTINO. Filtreranno l'acqua che arriva dalla rete idrica, dandole caratteristiche organolettiche di pari grado alle comuni acque in vendita. Si tratta di due nuovi fontanili pubblici installati nella piazza sottostante il palazzo comunale, e a Pozzo San Nicola, in piazza Leonardo Da Vinci accanto alla guardia medica, e che sono già attivi e a disposizione della cittadinanza.

Gli impianti consentiranno la produzione e la distribuzione di acqua frizzante e naturale refrigerata che sarà erogata attraverso l'utilizzo di un sistema di tessere elettroniche riservate ai residenti.

Le tessere, o SwipCard, sono in distribuzione in questi giorni - dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 17 - all'Ufficio turistico di via Sassari dove, ieri, ne sono state già consegnate una trentina. Qui sarà possibile ritirare gratuitamente (è necessaria la carta d'identità), oltre alla carta nominativa intestata al capo famiglia, il kit riservato a ogni famiglia residente nel comune di Stintino: sei bottiglie da un litro, un contenitore per bottiglie in juta naturale e tutto il materiale informativo (Message is the bottle) relativo al progetto che fornisce anche le regole basilari per la riduzione dei consumi dell'acqua a livello domestico. Al possessore della SwipCard potranno essere erogati inizialmente sei litri di acqua al giorno, naturale o frizzante, refrigerata.

Indicazioni ed eventuali future variazioni all'attuale configurazione di erogazione dell'acqua verranno preventivamente comunicate alle "Swip (Stintino water info point) house" di Stintino e Pozzo San Nicola.

Gli obiettivi del progetto sono essenzialmente tre: il primo mira a ridurre l'utilizzo delle bottiglie in plastica per il consumo dell'acqua destinata agli usi alimentari, il cui smaltimento dei rifiuti incide in maniera significativa sul bilancio del Comune; il secondo a sensibilizzare i cittadini al corretto utilizzo della risorsa idrica. Il terzo obiettivo va nella direzione della politica per la famiglia perseguita dal Comune: l'iniziativa infatti può rappresentare un risparmio, se si stima che - secondo l'analisi fatta dal Comune - ogni persona all'anno consuma in media 400 litri d'acqua da bere e il cui acquisto incide notevolmente sul budget delle famiglie.

«Queste due installazioni - afferma il sindaco Antonio Diana - vanno verso l'ecosostenibilità, il rispetto dell'ambiente e l'impiego corretto delle risorse ambientali e del territorio».

A questi si potrebbe aggiunge un quarto obiettivo, di tipo tecnico: quello di intervenire sulle procedure di acquisto delle pubbliche amministrazioni, introducendo parametri di sostenibilità ambientale nelle procedure di gare di appalto e fornitura, il cosiddetto Appalto verde o "Gpp" Green public procurement.

E se è vero che le città sono nate attorno a pozzi o sorgenti, dove la popolazione si ritrovava, adesso con le "Swip House" si potrà ripetere uno dei più antichi gesti, quello di prendere l'acqua e si potrà anche favorire l'aggregazione sociale e il senso di appartenenza alla propria comunità locale. L'intervento ha ricevuto il finanziamento della Regione.

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