La Nuova Sardegna

Sassari

Finisce l’odissea: assunti i lavoratori del depuratore

di Barbara Mastino
Finisce l’odissea: assunti i lavoratori del depuratore

La Fit Cisl ottiene tre contratti stabili a tempo determinato Deliperi: «Ma Abbanoa ancora non salda i debiti»

30 luglio 2013
3 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. Buone notizie dal fronte della vertenza tra Consorzio Industriale e Abbanoa sulla gestione del sistema di depurazione idrico-fognaria di Ozieri e Nughedu San Nicolò.

Dopo aver minacciato la chiusura a causa del “buco” di bilancio causato dal mancato pagamento delle spese di gestione da parte di Abbanoa, nei giorni scorsi il Cic ha annunciato che l’impianto resterà attivo almeno sino alla fine dell’anno, gestito da una ditta esterna. Ciò in attesa di rivedere il sistema una volta riscossi i crediti, questione della quale non si potrà parlare prima del termine della pausa estiva, ovvero a settembre.

Il temuto blocco dell’impianto, che avrebbe messo in scacco le due comunità e le campagne con immaginali ripercussioni in termini di igiene, è stato salutato con soddisfazione dai sindaci dei Comuni, che da subito si erano attivati per scongiurarlo.

Così come con sollievo è stata salutata l’altra buona notizia correlata al mantenimento in vita del servizio da parte del Cic: la stabilizzazione dei tre lavoratori addetti al servizio, per i quali è pronto un contratto a tempo determinato che porrà fine alla loro lunga attesa di certezze. Una positiva novità salutata con soddisfazione dal sindacato Fit-Cisl, che nei giorni scorsi si era posto in prima linea in difesa dei tre addetti. «Dopo una vita lavorativa da eterni precari - si legge in una nota del segretario generale Fit-Cisl Giuliano Deliperi - finalmente i tre lavoratori impegnati nella conduzione dell’impianto di depurazione di Chilivani sono stati stabilizzati. Si tratta di lavoratori che dal 2009 avevano firmato già dieci contratti, di ogni sorta, compresi tre di tipo interinale, oltre ad aver lavorato circa un mese addirittura senza contratto; con affidamenti ad aziende più o meno serie che pagavano gli stipendi e altre no. La Fit-Cisl - dice il segretario - si è impegnata fortemente per scrivere la parola fine ad una situazione di precarietà che pareva senza fine e grazie alla sensibilità della dirigenza del Consorzio Industriale e dell’azienda a cui è stato affidato l’impianto si è riusciti a dare, finalmente, tranquillità ai lavoratori. L’assunzione a tempo determinato, con l’applicazione del relativo contratto nazionale, scrive la parola fine alla vicenda». Oltre alla soddisfazione per il “lieto fine” della vicenda dei lavoratori, Fit-Cisl esprime però critiche ad Abbanoa, che a detta del segretario non ha dimostrato la stessa sensibilità.

«Purtroppo - scrive Deliperi - non dimostrano la stessa correttezza i vertici di Abbanoa, che continuano a transigere sui pagamenti di quanto dovuto al Consorzio e che, alla luce degli importi dovuti, mettono in grave difficoltà economica la gestione dello stesso. Non è pensabile - affonda il segretario - che mentre si perseguita da un lato chi ha debiti nei confronti dell’ ente gestore delle acque, la stessa celerità non sia adottata anche per pagare chi vanta crediti nei confronti dello stesso ente, ricordiamo che da ben cinque anni Abbanoa non versa uno spicciolo di quanto dovuto: si parla di oltre un milione di euro». Pertanto, il sindacato auspica notizie positive da questo versante, «magari grazie anche alle indagini in corso da parte della magistratura che potranno finalmente rendere più limpide le torbide acque di Abbanoa».

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative