La Nuova Sardegna

Sassari

«Basta impianti eolici e fotovoltaici»

di Gianni Bazzoni
«Basta impianti eolici e fotovoltaici»

Stintino contesta le nuove autorizzazioni a Pozzo San Nicola. Il sindaco Diana: «Noi sempre contrari, pronti a fare causa»

16 marzo 2013
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STINTINO. Il territorio accerchiato da impianti eolici e fotovoltaici che sorgono come funghi. Stintino lancia l’allarme per la trasformazione del paesaggio di uno dei territori più belli del nord Sardegna, dove l’economia principale è rappresentata dal turismo e dove sono presenti aree Sic e Zps che non sembrano avere condizionato le procedure per la richiesta delle autorizzazioni relative ai nuovi insediamenti.

«In breve tempo saremo circondati da centinaia di torri alte 140 metri – ha denunciato ieri il sindaco di Stintino Antonio Diana – e non mi preoccupa solo l’impatto visivo. Penso ai danni per l’ambiente: scavi, colate di cemento e interventi drastici che modificheranno in modo irreversibile il territorio, azzerando le potenzialità turistico-ambientali e archeologiche delle aree. A questo aggiungiamo decine e decine di ettari di territorio già coperti da pannelli fotovoltaici».

Il sindaco di Stintino ha preso spunto dalla nuova centrale eolica che sta sorgendo a poche centinaia di metri da Pozzo San Nicola, lungo la strada provinciale che da Porto Torres conduce alla borgata stintinese. «Che differenza c’è – ha sostenuto Diana – tra queste nuove centrali e le altre alle quali ci siamo opposti con successo negli anni scorsi? Le motivazioni che abbiamo fatto valere sono le stesse: tutela del patrimonio ambientale e archeologico. Cosa è cambiato?».

Le nuove torri del vento rischiano di essere realizzate nelle immediate vicinanze di aree ad alta protezione ambientale, classificate Zps e Sic: a poche centinaia di metri, infatti, si trovano lo stagno di Pilo, lo stagno di Casaraccio e le Saline, che fanno parte appunto dei Siti di interesse comunitario e sono classificate come Zone di protezione speciale.

«E’ importante – ha ribadito il sindaco Diana – che durante la fase autorizzativa si tenga conto delle politiche ambientali che i singoli comuni portano avanti. Chiedo che alle conferenze di servizio vengano invitati anche i comuni confinanti con le aree interessate dagli insediamenti. Siamo pronti a fare valere le nostre ragioni con azioni adeguate, anche in campo legale».

Il Comune di Stintino si era già opposto nel 2011 e nel 2012 alla costruzione di impianti eolici a Pozzo San Nicola. Il progetto non era stato realizzato. «Pozzo San Nicola è la porta d’accesso a Stintino e al Parco dell’Asinara – ha concluso Diana – , una zona dove vivono volatili di specie protette. Il Comune ha ottenuto un finanziamento Life dall’Unione europea. Ora le nuove centrali sorgono a poca distanza da quelle bocciate. Che gioco è?».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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