La Nuova Sardegna

Sassari

Il sindaco risponde: "La periferia chiede attenzione e interventi"

Il sindaco risponde: "La periferia chiede attenzione e interventi"

Tante lettere dei nostri lettori da Santa Maria di Pisa, Predda Niedda, Li Punti e Platamona. Continuate a scrivere all'indirizzo email ilsindacorisponde@lanuovasardegna.it

02 marzo 2013
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Vorrei chiedere che cosa ha in mente l’amministrazione in merito alla rotonda di Platamona. Potrebbe essere bellissima, con palme lungo la passeggiata che porta ad Abbacurente, con un marciapiede degno di nome. Invece del solito assedio di auto e fioriere che hanno fatto il loro tempo, al centro potrebbe una bella rotonda verde e fiorita. Un profondo restyling diciamo. Paolo Arca

A differenza di quella che è la convinzione di tutti noi sassaresi, la Rotonda di Platamona ricade per circa il 90% in Comune di Sorso. In questo momento, purtroppo, il primo tratto di spiaggia, sede del Lido di Sassari, è in condizioni di grande degrado a seguito di un complicato contenzioso legale. Gli interventi dell'Amministrazione comunale hanno negli anni riguardato la pineta e il Centro Balneare della salute, realizzato con finanziamenti di un PIA, in accordo con i privati, i cui lavori hanno consentito anche la realizzazione dei marciapiedi. Al momento non è previsto alcun ulteriore intervento di riqualificazione del tratto Rotonda – Abbacurente, l'unico di pertinenza del Comune di Sassari.

Colgo l’occasione per richiedere una maggiore attenzione nei quartieri periferici che in teoria dovrebbero essere urbanizzati, ma che in pratica non hanno assolutamente l’aspetto di esserlo. In modo particolare mi riferisco alla via Monteverdi, a Santa Maria di Pisa. Di recente è stata avviata un’attività commerciale davanti alla quale quando piove si forma un “laghetto artificiale”. Eppure il commerciante, com’è giusto, paga tasse oneri e spese comunali come qualsiasi altra attività commerciale in Sassari. Mi chiedo perché ancora oggi bisogna sollecitare questi interventi quando ci sono già organi preposti per il monitoraggio ed il ripristino eventuale di tali inconvenienti. Daniela

Concordo con Lei che nonostante l'impegno è difficile riordinare i nostri quartieri. Spesso e volentieri le segnalazioni dei cittadini sono più efficaci.

Premesso che approvo l'impegno di questa Amministrazione nello svolgere il suo difficile e lungo lavoro, con risultati più positivi che negativi, chiedo come mai non è stata portata a compimento l’assegnazione degli immobili del Comune di cui era stato fatto l'inventario l'anno scorso con lo scopo di riorganizzare il patrimonio e di concedere locali alle varie associazioni no profit operanti nel territorio. Se per altre problematiche intervenivano problemi di copertura, per questa non ci sono i problemi economici ma solo esigenze di equità. P.L.

Non è facile riordinare una situazione senza definire e condividere le regole

Complimenti signor sindaco per la sua disponibilità a realizzare nelle pagine della Nuova Sardegna una vetrina trasparente dove tutti i cittadini possano vedere. Un punto di forza e di sicurezza a suo favore per rafforzare la sua classifica tra i sindaci e amministratori più affidabili. Siamo una piccola impresa che opera nella zona industriale di Predda Niedda, paghiamo pure tasse importanti per un servizio che se autogestito ci costerebbe un terzo. Non ci lamentiamo più di tanto, in quanto sappiamo che ogni tassazione deve essere utilizzata per dare lavoro a un indotto impiegatizio del Comune che ho imparato sulla mia pelle a rispettare perché all’altezza dei suoi compiti e capace di risolvere celermente problematiche di natura di nettezza urbana. Altrettanto celermente vorremmo che sia risolto un altro problema non da poco in quanto si tratta di sicurezza. Non è giusto che Predda Niedda sia dimenticata. Non è giusto che le strade, gli incroci diventino, per noncuranza, un pericolo costante. Non è giusto che l’automobilista per mancanza di segnaletica a terra, ogniqualvolta voglia uscire da uno stop, debba inventarsi metodi di autogestione come quella di abbassare il vetro dello sportello e chiedere la compiacenza alle auto col diritto di precedenza, a rallentare o fermarsi .

Ho telefonato ai vigili urbani che mi hanno dirottato alla competenza del consorzio Predda Niedda, dove gli impiegati, sembra, hanno il solo il potere di ascoltare. Dicono che bisogna parlare col Presidente che non si capisce quando è disponibile. Questi semplici problemi sono da risolvere subito: tracciare linee bianche a terra costa poco ed evita danni gravi alle persone e alle auto. L’incrocio su cui urge intervenire si trova nella strada 1 per Li punti e l’accesso alle strade 34, 33 e 32. Giuseppe Tilocca

Gentile Sig. Tilocca, come è sicuramente a conoscenza la competenza per la manutenzione stradale dell'area di Predda Niedda è ancora in capo al Consorzio Industriale Zir. La Zir avrebbe dovuto passare da tempo le competenze al Comune ma ad oggi è commissariato per la liquidazione. Ho trasmesso personalmente la sua segnalazione al Consorzio per sollecitare un intervento e una maggiore attenzione alle problematiche relative alla manutenzione della segnaletica stradale con particolare riguardo alle strade da Lei segnalate.

Signor Sindaco, sono un rappresentante delle tante famiglie che hanno costituito con grandi sacrifici una cooperativa edile per realizzare una villetta a schiera a Li Punti in proprietà note per la differenza di indivisa e divisa. La particolare assegnazione del terreno in concessione rinnovabile per 99 anni è stata pagata al Comune con un valore che ripagava le spese di un esproprio ai terzi. Oggi vengo a sapere che il Comune chiede a chi ha fatto sacrifici, senza pretendere case popolari, di pagare per diventare proprietario dell’area su cui è edificata la propria abitazione. A conti fatti la coop (senza considerare le spese notarili ed altro) dovrebbe pagare 210 mila euro. Non le sembra un esproprio del denaro altrui? Avrei anche un'altra domanda sui milioni spesi per la Bucalossi, visto che per buche e assenza di servizi la mia zona di Sant’Orsola fa invidia al terzo mondo... ma il Puc impedirebbe se ci facciamo tutto noi. Non le sembra un ennesimo inciucio? Può anche non rispondere. Mauro Dessena

Gentilissimo, intanto vorrei rassicurarla perché il procedimento non è obbligatorio per le famiglie ma solo facoltativo. Inoltre può essere - qualora lo si ritenesse necessario - realizzato nel momento più opportuno per il cittadino perché non ha alcuna scadenza. Si tratta di una opportunità già in vigore dal 1998 che consente la trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprietà sulle aree che può avvenire, a seguito di proposta da parte del comune e di accettazione da parte dei singoli proprietari degli alloggi, e loro pertinenze, per un valore corrispondente alla quota millesimale di proprietà.
Il corrispettivo è determinato per legge, secondo una procedura che aggiorna i valori medi delle aree espropriate negli anni '70 e '80 alla data attuale. La città è stata suddivisa in tre aree di differente valore medio a seconda del valore di mercato. Queste aree furono cedute in diritto di superficie o di proprietà ad un prezzo favorevole proprio perché gravate di specifici vincoli che non ne consentono il libero commercio speculativo e per agevolare le famiglie di impiegati e lavoratori ed artigiani, con redditi medio-bassi. Nello specifico questi interventi sono detti di edilizia popolare convenzionata, cioè i beneficiari dovevano aggiungere risorse personali adeguate al reddito percepito per diventare proprietari della casa con una superficie non inferiore ai 60 mq e gravati da vincoli, mentre gli interventi di edilizia sovvenzionata - le case popolari - erano a favore delle famiglie di operai con redditi bassi e bassissimi in grado soltanto di pagare un canone d'affitto e solo in alcuni casi di poter riscattare la casa, con superfici anche inferiori ai 60 mq e mai superiori ai 90.
Al momento la procedura sta riscuotendo un notevole successo tra gli interessati raggiungendo l' 80 per cento di adesione. I denari incassati dal Comune saranno riutilizzati per la realizzazione di nuovi programmi di edilizia economico popolare nei diversi quartieri della città.

Gentile Sig. Sindaco, quando inizieranno i lavori per il secondo lotto della metropolitana leggera? Giovanni Gaspa

Ad oggi siamo in attesa da parte delle Ferrovie della Sardegna, oggi Arst, della proposta progettuale e del cronoprogramma dei lavori.

Ponti al posto dei terrapieni. Sono pienamente d'accordo con la proposta del consigliere Pisanu. Sindaco, pensi quanti posti macchina potranno essere ricavati negli spazi sottostanti. Gspano37

Idea bellissima, peccato che per realizzarla servano diversi milioni di euro che al momento non abbiamo!

Sassari e l'estetica che non c'è, caro dottor Ganau. L'ho votata per due volte. La prima volta perché non era un politico navigato, ma nella sua esperienza di medico aveva il gran merito di aver creato il 118 a Sassari. La seconda perché mi sembrava che avesse cominciato bene e potesse proseguire meglio per il futuro di questa mediocre città. Ora penso alle sciocchezze fatte, tipo la Ztl che poteva limitarsi semplicemente al perimetro della vecchia città murata, anche per ovvie ragioni di praticabilità delle vie strette e mancanza di posteggi. Vorrei porle una domanda che angustia me e tanti sassaresi che non si fanno una ragione del perché, con tutti i soldi spesi col pretesto di “abbellire” la città, i risultati siano non solo scadenti, ma addirittura brutti. I casi sono sotto gli occhi di tutti: dalla nuova piazza Fiume, che poteva essere livellata in piano rialzandola dalla parte del vecchio ospedale; alla scioccante costruzione di acciaio e vetro di piazza Castello, che dovrebbe portare a delle segrete che tali rimarranno, visto che non c'è mai nessuno ad aprirle; per finire con quell'obbrobrio di “fontana” di via Brigata Sassari. Ci sarebbero altre mille cose da chiederle, dallo stato delle strade a quello della nettezza urbana, per non parlare dell'economia ormai inesistente, ma immagino che altri abbiano già provveduto. Io resto al perché questa città non riesca a creare qualcosa che somigli alla bellezza, all'armonia, alla gradevolezza. Colpa degli amministratori che scelgono architetti e artisti veramente scarsi solo perché amici, parenti o raccomandati. Oppure è proprio l'aria che tira a Sassari che non ispira niente più che squallore, mediocrità e bruttezza? Grazie per la sua attenzione. Con ancora stima, anche se ad un livello di guardia, i più cordiali saluti. Maria Giovanna Pani

Gentile Signora Pani, è evidente che non condivido la sua “visione” di città che peraltro, ovviamente, rispetto, ad iniziare dall'istituzione della Ztl che considero invece una conquista di civiltà in linea con le direttive europee in tema di ambiente e riqualificazione urbana. Se parliamo di “bellezza”, “armonia”, “gradevolezza” entriamo evidentemente in un campo che riguarda le valutazioni personali. Il sito di piazza Castello è aperto regolarmente, le indicazioni e gli orari di apertura al pubblico sono esposte in bella vista ed è stato visitato in un anno da oltre 14 mila persone. Ricambio i più cordiali saluti e non mi dispiace la “stima con livello di guardia”.

Porto Torres, Tempio, Capoterra e Cagliari (provincia) sono gli unici centri dell'isola ad aver istituito il registro del testamento biologico. Esiste la possibilità che, entro la fine della Sua amministrazione, anche il Comune di Sassari possa dotarsi di questo strumento? Carla Casu

Gentile Signora Casu, sono convinto che si tratti di un atto di civiltà che però, ad oggi, non è supportato da una necessaria legge nazionale. Per ora il nostro Comune ha però avviato le pratiche per il rilascio della carta di identità integrata con la dichiarazione di assenso all'espianto e alla donazione degli organi. A seguito della presentazione da parte di diversi consiglieri comunali di una Mozione specifica sull'argomento, il Consiglio Comunale ha approvato nel corso dell'ultima seduta del 2012 del Consiglio comunale (21 dicembre) un ordine del giorno proprio sull' “Assenso alla donazione di organi da sottoscrivere al momento del primo rilascio o del rinnovo della carta di identità”. Da allora gli uffici del Settore Punto Città sono a lavoro in stretta sinergia con quelli del Settore Sistemi Informativi per esaminare la fattibilità tecnica di un progetto che considero di grande rilevanza civica. Il sistema, già collaudato in alcuni comuni pilota (Perugia e Cesena) consente in estrema sintesi uno scambio diretto di informazioni tra due piattaforme informatiche. La dichiarazione di volontà da parte del cittadino verrebbe trasmessa in maniera automatica ed in tempo reale al Sit, il Sistema Informativo Trapianti, collegato al Centro nazionale trapianti. Gli uffici mi riferiscono che la procedura per l'adeguamento al sistema dovrebbe essere ultimata entro la fine del mese di marzo.

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