La Nuova Sardegna

Sassari

L’astensionismo attivo paralizza i seggi

L’astensionismo attivo paralizza i seggi

A Sassari la nuova forma di protesta ha rallentato le operazioni di voto e causato lunghe code

25 febbraio 2013
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SASSARI. Seggio di via Genova, scuole elementari. Fuori a tratti nevica, affluenza nella media (e cioè bassa, forse anche per colpa del freddo). A movimentare la giornata elettorale piuttosto piatta c’è però un fenomeno che presidenti di seggio di lunga esperienza dicono insolito: quello del rifiuto della scheda.

È accaduto in diverse sezioni. Si chiama «astensionismo attivo» e, complice il tam tam sul mondo della Rete, ha raccolto diversi seguaci. Con il risultato di intralciare le operazioni di voto. Alla sezione n. 76, intorno alle 13, raccontano, sembrava di essere alle Poste. Una coda si è formata fuori dal seggio perchè il rifiuto da parte di più di un giovane elettore ha avviato la lunga procedura che occorre attivare in queste occasioni. «Con le schede non consegnate non possiamo fare entrare altre persone – spiega la presidente Rita Cugurra – finchè non abbiamo concluso l’iter previsto. La volontà dell’elettore deve essere verbalizzata, la scheda viene timbrata e annullata». E poi finisce in una busta “speciale” destinata alle schede deteriorate (perchè magari strappate inavvertitamente in cabina) e a quelle annullate “per artificioso indugio” e perché il cittadino non è entrato nella cabina per esprimere il voto. In un’altra sezione di via Genova, poi, un elettore ha addirittura voluto consegnare agli scrutatori un foglio in cui erano contenute le motivazioni che lo avevano spinto a questa farraginosa forma di protesta.

Perché il gesto è stato dettato probabilmente da scarsa informazione. Gli scrutatori si sono sentiti dire le cose più astruse, compreso che così facendo non avrebbero avvantaggiato il partito che otterrà la maggioranza dei voti. Di votare scheda bianca, oppure annullarla nel segreto dell’urna, gli astensionisti attivi non ne volevano proprio sapere.

«Tra proteste e sfiducia si nota sempre meno entusiasmo tra i votanti», afferma, nella sezione 75, Gianluigi Sanna e lui è uno che se ne intende: dal 1971 è scrutatore e sa cogliere con prontezza gli umori dell’elettorato. Al suo primo incarico accolse nel seggio Francesco Cossiga: «Altri tempi...».

Nella prima giornata di elezioni ieri si è registrata la rituale segnalazione sulle matite che vengono consegnate per segnare la croce sulla scheda, croce che “scolorirebbe”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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