La Nuova Sardegna

Sassari

Il sindaco risponde: "I giovani chiedono di essere valorizzati"

Il sindaco risponde: "I giovani chiedono di essere valorizzati"

Nuove domande al primo cittadino di Sassari: la mensa scolastica, le Tenute Bellieni, l’agro e il centro. Continuate a scrivere all'indirizzo email ilsindacorisponde@lanuovasardegna.it

23 febbraio 2013
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Sono mesi che nella borgata li Punti non è possibile fare la carta d'identità perché sprovvisti di una cassaforte dove custodire il documento. Quanti tempo dovrà passare perché l’inconveniente sia risolto? Giuseppe Arras

E' vero, esistono problemi di sicurezza nella struttura. Gli uffici ci riferiscono che è in fase di definizione una soluzione provvisoria che consentirà la ripresa del servizio.

Sono la mamma di un bimbo di tre anni che frequenta la scuola materna comunale. Vorrei segnalarle che i bambini non mangiano perché il cibo non è buono: finisce tutto nella spazzatura e i bambini rimangono digiuni. Intanto il Comune paga e anche le famiglie, non veniteci a dire che il cibo è consigliato da un nutrizionista. Oltre a elaborare un menu più gradito ai bambini, perché non pensare di riciclare il cibo che viene buttato via? Giovanna Porcu

Gentile Signora Porcu, il servizio della mensa scolastica è all'attenzione della nostra Amministrazione da tempo. Devo dire che il menù è basato proprio su indicazioni precise da parte di nutrizionisti che hanno anche il compito di verificare la qualità degli alimenti. L'obiettivo è quello di garantire una sana alimentazione che tenga appunto conto delle esigenze nutrizionali dei bambini e dei ragazzi che usufruiscono del servizio mensa. Ho più volte verificato e di persona (anche senza preavviso), la qualità del menù proposto, constatando un buon livello e notando spesso e volentieri che alcuni bambini escludono determinati piatti senza averli mai assaggiati, spesso solo per abitudini sbagliate. Credo che il compito di un servizio come questo sia anche quello di educare ad una corretta alimentazione. Credo infatti che il gradimento da parte dei bambini salirebbe molto se anziché tener conto di questi fattori e ricercare la qualità con i prodotti locali a chilometro zero, si proponesse un menù a base di patatine fritte, wurstel e ketchup con merendine per dolce, ma in questo caso non forniremo un buon servizio.

Ho 23 anni, da circa un anno ho aperto un'azienda di beni e servizi. Le scrivo perché in quanto giovane azienda speravo di avere un aiuto dal mio Comune. Da quando ho aperto, ho portato al Comune di Sassari due progetti per riqualificare il turismo e la cultura nella nostra città. Mi avete risposto picche e, pur avendo tanta determinazione, ho dovuto lasciar perdere quello che altri Comuni d'italia hanno approvato come un progetto molto valido. Le scrivo per dirle che l'aiuto che cercavo dal Comune non per forza doveva essere economico, bastava anche un minimo di pubblicità e considerazione perché è davvero difficile far capire agli adulti che un ragazzo di 23 anni ha le competenze e le conoscenze per fare grandi cose. Il Comune non può solo ascoltare e aiutare i grandi nomi, noi siamo il futuro e se voi non investite su di noi nessun altro lo farà. Simone Ramundi

Gentile Sig. Ramundi, a seguito di una verifica con l'Assessorato alle Culture, mi è stato riferito che quest'Amministrazione ha favorevolmente accolto l'unico progetto da Lei presentato. So che è stato contattato dagli uffici per definire quando realizzare lo spettacolo da Lei proposto che - come saprà - riceverà non solo il sostegno da parte del Comune ma anche il patrocinio all'evento. Sono d'accordo con Lei che le giovani iniziative vadano sostenute e stimolate, compatibilmente come sempre alle risorse a disposizione dell'Amministrazione.

Riconosco che la città storica nella parte alta ha mostrato sensibili miglioramenti negli ultimi danni, grazie anche a investimenti pubblici riproposti con una certa assiduità. Noto anche che il nuovo arredo urbano ha seguito di conseguenza il flusso degli impegni. Tutti questi investimenti e arredi sono mancati clamorosamente nella parte di San Donato- San Sisto, che oggi è un vero e proprio ghetto. Per evitare la nascita di quartieri ghetto c'è un progetto credibile nel bilancio dell'amministrazione perché i fondi pubblici vengano distribuiti omogeneamente nel tempo e nel territorio? C'è un problema di governo della immigrazione o si rimane nella clandestinità per non alterare l' “Economia”? Come si coniuga l'esigenza di trasparenza dell'Amministrazione se poi il 20% della popolazione evade la tassa sulle spazzature, per non parlare di chi non la coltiva affatto. Il Comune si può proporre meglio su questi temi? Stefano Enzo

Gentile Signor Enzo, Lei mi propone molti temi che richiederebbero ciascuno lunghe ed articolate risposte e in alcuni casi anche approfondimenti specifici. Cercherò nel limite dello spazio che mi è stato gentilmente concesso, e sia pure in maniera sintetica, di risponderle sperando di non essere troppo generico.
1)L'intervento di riqualificazione del centro storico (area San Donato - San Sisto) è fra le priorità della programmazione comunale. I progetti sono inseriti attualmente nel capitolo di finanziamenti per il Sud. In attesa però sono già previsti dei primi parziali interventi nell'area di San Donato con l'utilizzo di risorse già in possesso da parte dell'Amministrazione
2)Il problema dell' immigrazione e degli immigrati è uno dei grandi tema della nostra nazione.
3)La lotta all'evasione fiscale e dei tributi è uno di quei temi sui quali la nostra Amministrazione si è molto impegnata affinché i costi dei servizi ricadano su tutti secondo le regole. Nel periodo 2010 - 2012 sono stati individuati ed inviati accertamenti per mancato pagamento di ICI e TIA per un totale di 22 mila avvisi e un imposto complessivo di oltre 14 milioni di euro.

Egregio sig. Sindaco, come ben saprà sto portando avanti già da qualche tempo alcune battaglie, che, a mio modesto parere, sono fondamentali per la città. Da circa un anno chiedo un appuntamento con lei per discutere su alcuni temi che elencherò, ma ad oggi niente, uno straccio di risposta, se non di conferma ricezione. Le mail le ho tutte qualora qualcuno dovesse negare. I temi, o meglio, le proposte avanzate sono:
1) installazione pali luce in via Tana di Lu Mazzoni, tronco A;
2) installazione di barriere protettive quali Otrail, cappucci gommati da applicare sui guardrail;
3) istituzione Consiglio Comunale giovanile come nei vari comuni della Sardegna. Per quanto concerne il primo punto, è stato incaricato l'assessore competente, che ha messo in moto l'iter. E' stato fatto un sopralluogo, la cifra stimata da chi ha effettuato lo stesso, è di 150 mila euro circa. Poi tutto e' caduto nel dimenticatoio, nel frattempo sono stati prelevati 100 mila euro dal fondo di riserva per eventi legati alla cultura (sicuramente importanti, ma non quanto ciò che ho detto su Tana di lu mazzoni). Otto anni circa di amministrazione Ganau, eppure quei cittadini sono i più trascurati, nonostante paghino le tasse. Massimo Rizzu

Gentile Signor Rizzu le sue battaglie sono ben note all'Amministrazione comunale e agli Assessori competenti con i quali, mi riferiscono, ha più volte interloquito.
1) Per Tana di Lu Mazzoni come ha avuto già modo di riferirLe l'Assessore Perrone stiamo provando a reperire le risorse necessarie per intervenire sull'area da Lei indicata. Si tratta infatti di un investimento importante che secondo le stime ammonterebbe a 150 mila euro.
2) I guardrail in linea di massima non sono presenti nelle strade comunali e onestamente non saprei fornirle una risposta tecnica.
3) In tutta franchezza debbo dirle che il nostro Comune ha sperimentato diversi anni fa e tra i primi in Italia, (Sindaco Anna Sanna) il Consiglio comunale dei bambini. In quell'occasione, ebbi la sensazione che i giovani aspiranti consiglieri riproponessero degli schemi troppo legati alla politica e ai rapporti tra i partiti. Credo sia molto più utile utilizzare i centri di aggregazione giovanile per avere suggerimenti e proposte da parte dei più giovani che spesso sanno dare consigli utili e a volte molto più sensati di quelli avanzati dai grandi. Facciamo questo, per esempio, nelle scuole con diversi progetti, impegnandoci a realizzare quanto proposto dai ragazzi.

Alcuni suggerimenti
1) Maggiore controllo negli uffici pubblici per la raccolta differenziata. Nonostante l'esistenza degli appositi contenitori, bisogna controllare che gli addetti alle pulizie la eseguano, perché ho il sospetto che tutto finisca nei cassonetti dell'indifferenziata!
2) Ztl: una volta deliberata non si torna indietro. Il centro va salvaguardato e se si ascoltano i singoli problemi non si risolve niente. Decisioni ferme e prendere esempio dalle altre città. via le macchine dal centro e anche le moto!
3) Risolvere il problema dei cani. Individuare una zona deputata alle loro esigenze. I cani in città non devono circolare.
4) Risolvere il problema delle case popolari risanando le case del centro storico. Evitare di costruire altri palazzoni come in programma nel quartiere carbonazzi, già ampiamente deturpato! Mariantonietta Cocco

1) Abbiamo concluso accordi con i principali Enti pubblici, ora passeremo ai controlli mirati.
2) D'accordo con la scelta, via le auto dal centro, limitazione delle moto, ma come sempre continueremo ad ascoltare tutti
3) Sono in corso di realizzazione diverse aree cani all'interno di appositi spazi nei parchi pubblici, in particolare in quelli di via Venezia e Baddimanna. Mentre è già stata attivata quella in via Luna e Sole - via Di Vittorio.
4)Abbiamo provato ad individuare edifici da adibire ad edilizia popolare in centro storico attraverso la realizzazione di un bando pubblico, purtroppo per ora senza successo.

Signor Sindaco, in primo luogo i più sinceri complimenti per la scelta di volersi confrontare direttamente con i cittadini grazie alle colonne del quotidiano La Nuova Sardegna.
Desideriamo segnalarLe la vicenda della storica 'Campagna Bellieni': 6,5 ettari di oliveti e macchia mediterranea alle porte dell'area urbana e oggetto di un recente ricorso per la salvaguardia integrale da parte del proprietario Nicola Bellieni, erede della famiglia che tanto ha dato a Sassari e non solo, e delle associazioni ecologiste Gruppo d'Intervento Giuridico e Amici della Terra. Infatti nel piano urbanistico comunale attualmente assoggettato alla procedura di verifica di coerenza presso la Regione, l'intera area è assurdamente classificata come altamente edificabile, come se non vi fossero altre aree pubbliche da destinare all'edilizia economico-popolare. Il proprietario Nicola Bellieni, figlio di Camillo,fin dagli anni '70 ha formalizzato in più occasioni al Comune la volontà di non richiedere alcuna previsione edificatoria, proprio per conservare i valori ambientali, storici, identitari di quella campagna sassarese. Con questa classificazione il Comune potrebbe comunque procedere all'esproprio a fini edificatori.
Siamo in quella campagna olivetata punto di forza del paesaggio agrario sassarese, tutelata dal piano paesaggistico regionale e massacrata dall'edilizia in questi ultimi decenni.
L'Amministrazione comunale, se davvero vuole un Puc riconosciuto come improntato ai valori ambientali e identitari della città, faccia una scelta intelligente e lungimirante: adotti una revoca della destinazione edificatoria in via di autotutela e riclassifichi la campagna olivetata in "zona H - salvaguardia". Faccia una scelta di civiltà.
Gruppo d'Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra - Stefano Deliperi

Gentile signor Deliperi come mi è capitato di rispondere già in altre occasioni sulle pagine de La Nuova Sardegna, l'occasione mi è gradita per chiarire alcuni aspetti relativi alla vicenda sollevata attorno alle così definite “Tenute Bellieni”. In primo luogo è necessario ribadire che nella redazione del nuovo Puc non vi è stata alcuna volontà da parte dell'Amministrazione comunale di cementificare la campagna Bellieni. La scelta attuata è stata quella di perseguire una logica urbanistica in un'area in cui le classificazioni dei terreni erano estremamente disomogenee. Durante la fase delle osservazioni, inoltre, su quell'area in particolare non è stato avanzato alcun rilievo. É vero che il Ppr tutela la zona, ma consente anche che le aree contigue possano essere urbanizzate e in questo caso solo per edilizia residenziale pubblica di cui questa città, come è noto, ha un gran bisogno. Poiché la città è interessata interamente dalla corona olivetata, questo purtroppo non consente di individuare nuove aree di espansione all'interno dell'ambito urbano, in quanto quelle destinate alle dotazioni minime degli standard urbanistici previsti dalle norme, non sono sufficienti. Il Consiglio Comunale, vista l'assenza di osservazioni a riguardo nella fase di pubblicazione, potrà intervenire attraverso una variante urbanistica che potrà essere presentata solo dopo aver ricevuto il parere di conformità del PUC da parte della Regione, se ovviamente riterrà sostanziali le osservazioni avanzate e per le quali si riserverà un ulteriore approfondimento.

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