La Nuova Sardegna

Sassari

The Voice of Dissent: le idee di una musica senza confini

Roberto Bazzoni
The Voice of Dissent: le idee di una musica senza confini

La band, nata nell’Oristanese nel 2011, ha pubblicato un Ep dal titolo “Austerity Ep”

29 gennaio 2013
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Mandare un messaggio tramite la musica non sempre è considerata un'impresa facile, ma è possibile riuscirci se si riesce a coniugare la propria idea con l'energia e un pizzico di divertimento e passione. Creando, tramite le canzoni, il mezzo ideale per comunicare con le folle ma anche con in singoli. E a tale proposito, andiamo a conoscere i Voice of Dissent.

Parliamo di una formazione abbastanza recente: la band è stata fondata nel 2011 fra Bauladu e Ghilarza, nell'Oristanese, i componenti Piero Onida (voce e basso), Alessandro Manca (voce e chitarra) e Luca Cadeddu (batteria) l’hanno costituita con l'esigenza di comunicare, creare e condividere idee in maniera non convenzionale, forgiando un proprio genere musicale in cui i testi si rifanno al political hardcore degli Anni 80, per poi fondersi con ritmiche che sono altamente influenzate dal punk-rock californiano, soprattutto quello "nudo e crudo", altamente energico e massiccio, del quale sono esponenti band come Bad Religion e Suffer.

Lo scopo della loro musica? Trasmettere un messaggio, svegliare e divertire; questa la formula dei Voice of Dissent, che hanno avuto modo di portare anche nelle loro esibizioni sul palco (fra le quali vi sono partecipazioni alla Giornata dell'Arte di Macomer del 2012 e al Sardinian Bay Area Rock Fest) e perfino su CD: infatti è stato pubblicato dalla band a inizio di quest'anno il primo Ep, dal titolo "Austerity Ep", ordinabile tramite la loro pagina Facebook o scrivendo al loro indirizzo di posta elettronica.

Info: https://www.facebook.com/thevoiceofdissent - http://thevoiceofdissent.bandcamp.com/

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