La Nuova Sardegna

Sassari

Caos dei tirocini: arriva un maxi-bando regionale 

di Chiaramaria Pinna
Caos dei tirocini: arriva un maxi-bando regionale 

Cappellacci sollecita un’inchiesta della polizia postale, ma ipotizza anche di non annullare la selezione e di finanziare migliaia di nuovi stage

17 gennaio 2013
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CAGLIARI. Politici sull’orlo di una crisi di nervi e aspiranti stagisti inviperiti. Solo uno, su twitter ha cercato di sdrammatizzare rinominando Sardegna Tirocini... Sardegna mi rovini.

Il server dell’Agenzia del Lavoro quindi potrebbe mandare in tilt il sistema perché gli oltre diecimila giovani partecipanti sono sempre meno disposti a rinunciare ai 400 euro lordi previsti per uno stage di sei mesi e a credere alla favola degli hacker. A rasserenarli potrebbe essere una notizia per ora ufficiosa: sarà pubblicato un nuovo bando, e questa volta per cinquemila stage.

Intanto le Asl, elementi politici non trascurabili, che non sono riuscite a far passare nemmeno una delle richieste, si mettono di traverso, e con loro i privati (erano queste le figure che potevano partecipare alla selezione) e sollecitano l’annullamento della procedura ipotizzando, nemmeno troppo velatamente, che ci sia qualcosa che non quadra. Contemporaneamente chi è riuscito a piazzarsi rivendica il diritto a mantenere la propria posizione.

Ecco, in mezzo a questa tempesta navigano a vista l’assessore Liori e il governatore Cappellacci che, dopo il primo momento in cui ha dichiarato «il bando sarà annullato», ieri ha virato dicendo «potrebbe non essere annullato, ci sono stati 1700 voucher che hanno avuto buon fine e stiamo facendo le verifiche tecniche sulle dinamiche della gestione del sito per capire se, al di là dei tentativi non riusciti di intrusione da parte di hacker, quei voucher possano essere regolarmente assegnati».

E qui arriva la promessa: «Dato il gran numero di richieste riapriremo il bando effettuando una verifica sulle risorse per poter consentire ad un maggior numero di utenti di poterne beneficiare. Se invece verificheremo che l’attacco hacker ha inficiato la procedura di certo l’annulleremo. Nel frattempo abbiamo già fatto un esposto alla polizia postale perché si faccia luce su questa vicenda».

Significa che il presidente della Regione per primo ha qualche dubbio sull’intrusione di un folletto maligno, un guastatore che si è infilato nel sistema informatico, e non esclude che a far saltare il server sia stato l’accavallarsi di qualche operazione scorretta come ipotizza qualcuno.

Portatrice sana del dubbio è sicuramente la Asl di Carbonia, ma potrebbero esserre anche Sassari, Nuoro e quasi tutte le altre aziende sanitarie rimaste al palo.

Il presidente della Asl 7, Maurizio Calamida, in una lettera inviata all'assessore Antonello Liori e al direttore dell'Agenzia regionale per il lavoro Stefano Tunis, parla chiaro: «Il portale di Sardegna Tirocini, che alle ore 10 avrebbe dovuto essere disponibile per l'invio delle domande congiunte di organismi ospitanti e aspiranti al tirocinio, ha subito un blocco operativo dalle ore 9.50. Alle 11 circa, il sistema pubblicava il seguente messaggio: “Siamo sotto attacco di hacker. Vi preghiamo di continuare a provare”. Alle 13 sul portale compariva il messaggio: "Siamo sotto attacco hacker”, ma anche “Voucher 2013 terminati" e di seguito si comunicava che ciò era avvenuto alle ore 12.10. Sarebbe utile sapere per quale motivo, nel corso di un attacco hacker, il procedimento non sia stato sospeso, e soprattutto come sia stato possibile che qualcuno abbia potuto inserire oltre 1400 tirocinanti nonostante il blocco totale del server».

Il dato certo è che questo episodio ha messo ancora una volta in luce il dramma dei disoccupati e la grande fame di posti di lavoro in una regione dove la percentuale della disoccupazione ha superato tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni la soglia del 42%, e per quelli tra i 25 e i 34 è al 19%. Sono 50mila persone prive di ammortizzatori sociali. Da anni su questo fronte si batte il sindacato, e ieri, ancora una volta Mario Medde della Cisl ha sottolineato «l’urgenza di un programma pluriennale e straordinario per il lavoro in grado di garantire opportunità, risorse sufficienti e progetti utili ai giovani, alle imprese e alla Sardegna», commentando il singolare incidente tecnico che martedì ha fermato l’attuazione del bando.« I tirocini formativi – ha aggiunto – non sono certo una risposta strutturale alla disoccupazione giovanile, ma hanno solo l’obiettivo di realizzare una conoscenza diretta del mondo del lavoro o momenti di alternanza tra studio e lavoro. Il tirocinio può diventare qualcosa di importante e strutturale solo qualora le aziende vengano messe in condizione di garantire l’inserimento dei giovani attraverso un abbattimento dei costi fiscali e previdenziali e politiche di settore adeguate».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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