La Nuova Sardegna

Sassari

Fondi Sardegna, il senatore Ladu a processo per peculato

Fondi Sardegna, il senatore Ladu a processo per peculato

La procura contesta all’esponente del pdl spese non documentate per 250mila euro dei fondi destinati al gruppo in consiglio regionale

11 gennaio 2013
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Si è aperto il processo che vede sul banco degli imputati il senatore del Pdl Silvestro Ladu, accusato di peculato per aver utilizzato nella scorsa legislatura fondi destinati al Gruppo in Consiglio regionale Fortza Paris, del quale era presidente, per fini diversi da quelli istituzionali. Il senatore Ladu, primo consigliere regionale in Italia ad essere rinviato a giudizio per i fondi ai Gruppi, difeso dagli avvocati Mariano Delogu, (senatore del Pdl) e Pietro Longo, avvocato di Silvio Berlusconi, non era presente in aula. Nel dicembre per lo stesso reato erano stati rinviati a giudizio altri 18 consiglieri regionali della precedente legislatura. Proprio l’accorpamento fra i due procedimenti è stato richiesto all’inizio dell’udienza da parte dell’avvocato Delogu, istanza a cui si è opposto il pm Marco Cocco e che è stata poi respinta dal giudice della prima Sezione del Tribunale, Mauro Grandesso. La riunificazione dei procedimenti avrebbe provocato un ritardo e per alcune accuse si sarebbe corso anche il rischio della prescrizione. Il dibattimento si è aperto con la testimonianza del maresciallo Gdf Luca Erriu, che ha condotto le indagini e che ha acquisito la documentazione dei conti correnti riconducibili al gruppo Fortza Paris e la rendicontazione degli acquisti effettuati con la carta di credito in uso al senatore. L’esame del testimone è servita per fare il punto sui 253 mila euro di cui non sarebbe stata trovata rendicontazione. Di questi circa 139 mila sarebbero stati prelevati allo sportello bancomat del Banco di Sassari, oltre 77 mila spesi con la carta di credito e 36 mila riscossi allo sportello con assegni, complessivamente 450 quelli emessi durante la legislatura. Proprio sulle spese effettuate con la carta di credito si sono concentrate le domande del pm dal momento che sono quelle di cui esistono maggiori rendicontazioni. I pagamenti sono stati effettuati anche all’estero per alberghi e ristoranti, e in Italia per riparazione di veicoli o acquisto di materiale. Dopo aver ascoltato la testimonianza del luogotenente dei carabinieri Mariano Natale, l’udienza è stata rinviata al 26 febbraio quando verrà sentito l’imputato e i testimoni della difesa. Per il 20 marzo prosecuzione e discussione. Il 19 aprile, invece, si aprirà il processo per gli altri 18 consiglieri regionali rinviati a giudizio.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative