La Nuova Sardegna

Sassari

Caos gioioso nella notte piena di sogni e speranze

di Vanni Lai
Caos gioioso nella notte piena di sogni e speranze

Migliaia sotto il palco della Bandabardò per salutare il 2012 desiderando che si porti via anche la crisi. Una lanterna provoca un incendio al Grattacielo

02 gennaio 2013
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SASSARI. A mezzanotte le lanterne liberate in piazza d’Italia, tra le note della Bandabardò, sono un messaggio di speranza che migliaia di sassaresi spediscono in cielo. La gente è tanta, tranquilla, ma il desiderio è lo stesso per tutti: che il 2012 si porti via anche la crisi. Quelle lanterne che volano sono il simbolo di una voglia di rinascita e di riscatto ma anche l’epilogo di una festa tranquilla.

Tutto è cominciato con la ricerca del parcheggio. Alle 23.40, nonostante l’ora tarda, nelle vie del centro di Sassari c’era ancora qualcuno che vagava alla disperata ricerca di un parcheggio. Negli occhi del guidatore si leggeva il terrore di passare lo scoccare della mezzanotte in macchina. «Chi non trova parcheggio a Capodanno non lo trova tutto l’anno». Un problema non condiviso dai ragazzi, che a piccoli gruppi sono “scesi” da via Roma verso piazza d’Italia con in mano qualche bottiglia già aperta. E con quella di scorta, l’immancabile spumante da tenere più o meno in fresco per festeggiare. Tra i più previdenti c’è stato chi si è attrezzato piazzando il proprio “quartier generale” proprio nei parcheggi di via Roma. Dai cofani-ristoro saltava fuori tutto il necessario per non trascorrere la serata a stomaco vuoto e soprattutto con la gola secca.

Bella serata, e a parte qualche effluvio di gamberi in padella proveniente da chissà quale cucina, l’aria che si respirava era piuttosto tranquilla: i passanti non parlavano di politica, di crisi economica e dei problemi che hanno contraddistinto il 2012 morente. Le critiche per i centomila euro spesi dal Comune di Sassari, destinati alla notte di san Silvestro, cancellate per qualche ora.

Tra i sassaresi c’è stata soltanto voglia di festeggiare. Di sicuro con la consapevolezza che non lo si può fare in grande stile come avveniva anni fa, ma in maniera più “soft” e all’insegna del risparmio. L’atmosfera rilassata, tranquilla e leggera come le prime lanterne che hanno iniziato ad alzarsi e a disperdersi sopra piazza d’Italia.

Qui, già da qualche ora si sono riversate anche tante persone dei comuni vicini, per ascoltare la musica della Bandabardò, l’attrazione principale di questo Capodanno 2013, e dei Disco Inferno, la band apripista della serata. Dopo il conto alla rovescia, alla mezzanotte le bottiglie di spumante, i botti e i fuochi d’artificio hanno tutta l’aria di un gesto forte, come di tirare un calcio nel sedere alle ristrettezze del 2012. E allora il pensiero comune è uno soltanto: abbondare con il poco che si ha, vale a dire con una fetta in più di panettone e un bicchiere extra di spumante. La piazza era gremita e si sgomitava per farsi spazio sotto la statua di Vittorio Emanuele.

Una volta saltati i tappi, nel gavettone generale sono stati innaffiati i vicini di postazione, e il getto incrociato ha coinvolto pure le signore scese in piazza con il cappotto nuovo. Una scelta infelice.

La Bandabardò ha scaldato il pubblico dando il via alla propria esibizione con “E cantava le canzoni” di Rino Gaetano. Nel frattempo, quel che restava delle 1500 lanterne distribuite continuava a volare sopra la piazza. Anche qui non sono mancati gli intoppi: qualcuna si è afflosciata a terra prima del “decollo”, e qualcun’altra si è spinta dove non doveva. Infatti, pochi minuti dopo la mezzanotte, una finestra si è illuminata alcuni metri più avanti di piazza d’Italia.

Non si trattava di un vicino infastidito dagli schiamazzi, ma di un piccolo spettacolo pirotecnico, stavolta inatteso, al Grattacielo. Un cortocircuito a un condizionatore, forse fatto partire proprio da una lanterna volata fino a piazza Castello, ha costretto i vigili del fuoco a effettuare il primo intervento del 2013. Con il naso all’insù, qualche curioso osservava la scena da vicino, per uno spettacolo gratuito che fortunatamente non ha causato grossi danni. Si potrebbe dire che il Capodanno sassarese sia stato al di sotto delle aspettative. Di sicuro per tutte le persone che hanno gremito piazza d’Italia fino a tarda notte è stata l’occasione per festeggiare in compagnia. E forse, visti i tempi, è meglio di niente.

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