La Nuova Sardegna

Sassari

Stintino, sequestrate sei villette vicino alla Pelosa

di Gianni Bazzoni
Stintino, sequestrate sei villette vicino alla Pelosa

Blitz della Forestale nel cantiere contestato dagli ambientalisti e dai vicini. La lottizzazione risale al 1975

17 novembre 2012
3 MINUTI DI LETTURA





STINTINO. Sequestro preventivo per il contestato complesso immobiliare (sei unità abitative) in costruzione tra la Pelosa e la Pelosetta, nel comune di Stintino. Il provvedimento è stato eseguito ieri mattina dagli agenti della stazione di Sassari del Corpo forestale di vigilanza ambientale. L’ordinanza è stata emessa dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Sassari Carla Altieri che – a metà febbraio – aveva accolto l’opposizione all’istanza di archiviazione e ordinato al pubblico ministero la formulazione del capo di imputazione nei confronti degli indagati, i titolari della «Sos Appentados srl» di Sassari. Le contestazioni riguardano infrazioni al Testo unico urbanistico del 2001 e al Decreto legislativo 42 del 2004. L’atto disposto dal gip dovrebbe servire per «cristallizzare la situazione» in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e dove il cantiere era cresciuto rapidamente – nell’inverno del 2009 – prima di incappare nel fuoco di sbarramento delle denunce presentate da associazioni ambientaliste (in particolare Gruppo di intervento giuridico e Amici della Terra) e di proprietari di seconde case che si erano trovati la visuale – in uno degli angoli più suggestivi del Golfo dell’Asinara – oscurata dal nuovo insediamento.

Dall’approfondimento delle indagini, affidate al sostituto procuratore Elisa Loris, devono essere emersi elementi nuovi che hanno convinto il gip Carla Altieri a disporre il sequestro preventivo dei rustici, dove i lavori sono fermi da oltre un anno.

La vicenda riporta indietro al 22 agosto 1975 (stipula della convenzione di lottizzazione tra Comune e privati), e testimonia quanto sia tormentata la storia della splendida spiaggia stintinese. La lottizzazione, in quell’angolo di paradiso, fa capo alla «Sos Appentados» della famiglia Guarino di Sassari, e solo nell’inverno 2009 qualcosa comincia a muoversi concretamente: allo Sportello unico delle attività produttive viene presentata una autocertificazione che fa riferimento proprio alla vecchia convenzione (che – secondo le prime denunce – sarebbe scaduta dieci anni dopo, nell’agosto 1985). Il cantiere viene aperto, nonostante la sentenza del Tar Sardegna (118 del 31 gennaio 2009) che annullava la precedente concessione edilizia (9/99 del 26 gennaio 1999, rilasciata dal Comune di Stintino) e l’autorizzazione paesaggistica (15330 del 22 dicembre 1998) emanata dal Servizio regionale tutela del paesaggio che prevedeva la realizzazione delle residenze turistiche.

La motivazione dei giudici faceva riferimento «alla perdita di efficacia del piano di lottizzazione e della relativa convenzione per la scadenza del termine decennale». Trascorsi dieci anni, dal 1975, quindi, non sarebbe stato possibile edificare ulteriormente. I titolari della della «Sos Appentados» avevano presentato ricorso al Consiglio di Stato per portare avanti la lottizzazione e sviluppare il cantiere. Dopo la sentenza del Tar, la procura della Repubblica di Sassari – che aveva affidato una perizia al consulente tecnico Giovanni Agatau e alla polizia municipale di Stintino – aveva disposto l’archiviazione del fascicolo a carico dei Guarino. Insomma, la lottizzazione era stata considerata ancora valida.

I successivi esposti degli ambientalisti e dei vicini di casa (rappresentati dall’avvocato Pierluigi Carta), presentati il 19 gennaio 2010, avevano portato al blocco dei lavori, confermato da una ordinanza del tribunale civile di Sassari del 27 settembre 2011.

La lunga battaglia legale è proseguita, e i Guarino (assistiti dall’avvocato Franco Luigi Satta) hanno sempre sostenuto la legittimità dell’intervento edilizio a poche decine di metri dal mare turchese della Pelosa (ribadendo che «il piano di lottizzazione conserva validità trascorsi i dieci anni, e lo strumento urbanistico successivo al piano attuativo non modifica le volumetrie previste»). Nella primavera di quest’anno, la ripresa delle indagini con una serie di approfondimenti disposti dall’autorità giudiziaria, e l’opposizione del gip all’archiviazione. Ieri il sequestro del cantiere da parte della Forestale. La battaglia continua.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
I controlli

In gita da Sassari a Nuoro senza assicurazione: nei guai il conducente di un pullman pieno di studenti

Le nostre iniziative