La Nuova Sardegna

SASSARI. Torneranno domani in tribunale Giuseppe Dore, neurologo di Ittiri, e il suo braccio destro Salvatore Fadda, presidente dell’Aion, l’associazione familiari “ex” malati d’Alzheimer. Gli indagati per associazione a delinquere, truffa, sequestro di persona e maltrattamenti chiedono al Riesame - attraverso i difensori Pietro Piras e Gabriele Satta - la remissione in libertà, la revoca degli arresti domiciliari che risalgono al 30 agosto, quando uscirono da San Sebastiano. Erano stati arrestati il 3 agosto con 13 presunti complici (accusati a vario titolo) nell’ambito dell’inchiesta sui presunti pestaggi di malati di demenze, pazienti di Dore, che si dice certo di aver inventato una rivoluzionaria terapia anti-Alzheimer. Secondo la Procura, una truffa organizzata per lucrare sulla disperazione dei familiari di pazienti. Dore e Fadda avevano già chiesto la revoca degli arresti al gip, che però li aveva negati. Contro quell’ordinanza i legali avevano fatto appello, dopo aver rinunciato alla seconda richiesta di Riesame, che avrebbe comportato una seconda pronuncia influente su un eventuale processo, dopo la prima che aveva bollato come «truffaldina» la terapia Dore.