La Nuova Sardegna

Sassari

Cementificio, si apre uno spiraglio

Incontro a Cagliari, dalla riqualificazione dell’area prospettive per gli operai

10 ottobre 2012
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SASSARI. C'e' uno spiraglio per i lavoratori della Italcementi di Scala di Giocca. Ieri mattina l'azienda ha dato la propria disponibilità sulla riqualificazione del sito del cementificio, fra i comuni di Ossi e Muros. Ancora non si parla di una vera e propria idea progettuale ma più che altro di ipotesi sul tavolo che verranno esposte ai sindacati in un nuovo incontro previsto a fine mese. È quanto emerso durante la riunione di ieri a Cagliari fra gli assessori regionali dell’Industria e del Lavoro, Alessandra Zedda e Antonello Liori, i rappresentanti della Provincia di Sassari, dei due comuni interessati, della facoltà di Architettura di Alghero e dell’azienda. In serata è arrivato dalla sede bergamasca di Italcementi, un comunicato sulla posizione della società che «ribadisce la propria disponibilità a proseguire nel dialogo con le istituzioni e le rappresentanze sindacali nel tentativo di individuare soluzioni per i lavoratori ancora in cassa integrazione».

L'azienda, inoltre, ribadisce «che - in una situazione di crisi profonda per il settore dei materiali da costruzione - non potranno essere messi in campo da parte della società investimenti aggiuntivi rispetto a quanto già fatto fin ora. Italcementi é disponibile a valutare e ad agevolare soluzioni di investitori terzi relative all'ex area industriale di Scala di Giocca».

Ufficio Stampa Italcementi «Nel prossimo tavolo - ha spiegato il vicesindaco di Muros, Rossana Pulina - si dovranno esaminare le idee progettuali e le potenzialità del sito, che è certo non produrrà più cemento ma dovrà essere riqualificato per dare una prospettiva occupazionale al territorio e ai 19 operai». «Auspichiamo una presa di posizione forte da parte della politica regionale nei confronti della Italcementi - ha aggiunto Simone Testoni della Ugl di Sassari - sino ad oggi, infatti, l’azienda ci ha mostrato solo la sua arroganza». «Una ricollocazione produttiva degli operai – hanno spiegato i rappresentanti della Italcementi – al momento non è ipotizzabile». E anche parlare di bonifiche del sito, soprattutto a breve termine, sembra impossibile. Sarebbe un obbligo di legge, ma l’Italcementi non dispone certamente delle risorse utili a realizzarle.

I comuni di Ossi e Muros, in collaborazione con la Facoltà di Architettura di Alghero, avevano promosso un concorso di idee per la riconversione dell'area e avevano raccolto una serie di progetti. Alcuni di questi sembrano difficili da realizzare, ma qualcun altro, a detta dei sindacati, potrebbe avere un appiglio economico sul territorio.

È questa la strada che intendono percorrere le istituzioni: mettere in campo un progetto che si regga finanziariamente e spingere l’Italcementi a sostenerlo. Questa è l’unica via per il reinserimento occupazionale degli operai in cassa integrazione.

Luca Fiori

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