La Nuova Sardegna

Sassari

Martis: dalla fontana acqua naturale, gasata e gratis

di Mauro Tedde
Martis: dalla fontana acqua naturale, gasata e gratis

Il comune dell’Anglona ha puntato con successo sul progetto «l’acqua del sindaco»

28 settembre 2012
2 MINUTI DI LETTURA





MARTIS. Una fontana pubblica che eroga acqua oligominerale, naturale e persino gassata e addirittura refrigerata. Sarebbe il sogno di tutti. A Martis questo sogno è già una realtà perché sono entrate in funzione da qualche giorno e stanno già registrando un grande successo le due fontane pubbliche della cosiddetta “Acqua del sindaco” un progetto finanziato al Comune di Martis dalla Regione, che consente ai cittadini di usufruire gratuitamente dell’acqua potabile, fresca, al naturale o gassata. Le due fontane sorgono una all’interno della fontana monumentale di Funtana Noa nel cuore del centro storico e l’altra a poca distanza dal Municipio, all’interno di un grazioso chiosco realizzato in un’area verde. Per convincere i cittadini della bontà del progetto per qualche giorno l’erogazione sarà gratuita per tutti mentre quando verranno attivati gli apparecchi (una sorta di bancomat) i martesi potranno usare le due fontane con una apposita tessera magnetica mentre i non residenti dovranno contribuire (con spese assolutamente esigue e attraverso un contamonete) al funzionamento dei due impianti erogatori. Il Comune di Martis ha puntato su questo progetto dopo aver fatto alcuni conti da cui è emerso che i 187 nuclei familiari del piccolo centro anglonese acquistano annualmente 204.300 litri di acqua potabile e spendono circa 40.480 euro all’anno. Considerando una previsione assolutamente pessimistica e cioè che solo il 70 per cento della popolazione aderisca all’iniziativa, si potrà creare un risparmio medio complessivo per la comunità pari a 29.000 euro ovvero 400/500 euro per famiglia. Si avrà inoltre un beneficio ambientale perché su un consumo medio di 2 litri per nucleo familiare si calcola che potranno esserci ben 140.000 bottiglie in plastica Pet in meno che, nell’arco di 10 anni equivalgono a centinaia di metri cubi di CO2 emesse nell’atmosfera con conseguente abbattimento dei costi di raccolta, stoccaggio e smaltimento di rifiuti. Acqua a chilometro zero insomma. E a costo zero, perché l’approvvigionamento idrico del paese avviene direttamente da sorgenti del territorio che garantiscono già senza trattamenti un’acqua di buona qualità. Acqua che, attraverso l’affinamento negli impianti delle due fontane sarà ancora più pura e persino già refrigerata nei mesi estivi.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative