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Sassari

Abbanoa, a Bonnanaro un’assemblea infuocata

di Sergio Cuccureddu
Abbanoa, a Bonnanaro un’assemblea infuocata

Sindaco e assessori attaccati dai cittadini sul mancato addio al gestore idrico Toni molto accesi sulle promesse elettorali. Scanu (Abbanostra): ci avete deluso

21 settembre 2012
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BONNANARO. «E non se ne vanno...». La considerazione che assume i toni di un invito, e anche di una speranza, è rivolta ai responsabili dell’amministrazione comunale - sindaco e assessori - da parte di cittadini esasperati, delusi e arrabbiati.

La pietra dello scandalo è la promessa, sbandierata in campagna elettorale e assurta a cavallo di battaglia, di tagliare i ponti con Abbanoa e riappropiarsi della gestione dell’acqua. Promessa non mantenuta a cui gli elettori avevano creduto e che ha consentito agli attuali inquilini del Comune di vincere le elezioni. Se ne è ampiamente parlato nell’assemblea popolare indetta da Abbanostra a cui erano presenti i componenti dell’esecutivo: il sindaco Francesco Spanu, il vicesindaco Piero Cau e gli assessori Caterina Mureddu e Claudio Masala.

Apre la discussione Gino Scanu, responsabile di Abbanostra, che nell’intervento mette in evidenza la diffusa volontà della popolazione di riappropiarsi della gestione del servizio idrico. «La speranza era riposta nella nuova amministrazione, ma inutilmente. È stata una grande delusione», dichiara Scanu. L’adesione ad Abbanoa, adottata dalla precedente amministrazione, si è rivelata una fonte di grattacapi per i cittadini, che vanno dalle esagerate bollette calcolate su consumi che loro negano di aver mai fatto: spicca tra queste la richiesta del pagamento per tutto il 2006, quando fino a settembre gli impianti erano proprietà del Comune che si occupava anche della gestione. E poi la sostituzione dei contatori esistenti, che erano di proprietà degli utenti. Fino al funzionamento del depuratore da cui con troppa frequenza fuoriesce liquido poco cristallino. L’assessore Mureddu, in qualità di responsabile Adiconsum, informa l’assemblea che Abbanoa non ha mai dato risposta ai ricorsi e pertanto è stata inoltrata una richiesta di conciliazione. Ora si rimane in attesa.

Poi arriva il momento degli interventi del pubblico, e qui l’assemblea s’infiamma e raggiunge momenti concitati dove si moltiplicano le accuse rivolte agli amministratori. Sindaco e assessori vengono messi all’indice per il loro presunto «immobilismo» e per una certa tendenza alla «insincerità». In due anni, lamentano i cittadini, non hanno saputo trovare soluzione al problema acqua, anzi la risposta è che ora è impossibile uscire da Abbanoa. «E ci sono voluti due anni per arrivare a questa conclusione», è il commento che arriva da un partecipante.

Il pubblico è sempre più arrabbiato e vola anche qualche insulto. Sindaco e assessori provano a mettere in piedi un’ autodifesa, ma sono in minoranza e il loro sembra più il tentativo di arrampicarsi sugli specchi. Si arriva alla conclusione di un’assemblea dai toni accesi. Il sindaco propone di aspettare 15 giorni. Dopo l’incontro dei sindaci dell’Unione dei comuni, dove verrà affrontato l’argomento, saprà dare una risposta. Non rimane che attendere.

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