La Nuova Sardegna

Sassari

Alzheimer e Sla, D’Onofrio: non mandai il malato da Dore

SASSARI. «Non ho mai consigliato alla moglie del paziente malato di Sla di andare da Giuseppe Dore». È quanto precisa Marinella D’Onofrio, medico indagato per associazione a delinquere, truffa e...

08 settembre 2012
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SASSARI. «Non ho mai consigliato alla moglie del paziente malato di Sla di andare da Giuseppe Dore». È quanto precisa Marinella D’Onofrio, medico indagato per associazione a delinquere, truffa e maltrattamenti nell’inchiesta sulle cure anti-Alzheimer di Ittiri. La D’Onofrio, tra le poche rimaste agli arresti domiciliari dal 3 agosto, dipendente Asl, replica attraverso i difensori Marco Manca ed Elias Vacca alla ricostruzione contenuta nella denuncia di una donna, il cui marito malato era stato “trattato” da Dore, denunciato da lei per truffa. La donna ha raccontato di aver incontrato la D’Onofrio alla Clinica neurologica dov’era ricoverato il marito, e che la dottoressa ora sotto accusa le avrebbe «consigliato» di andare da Dore. Ma la diretta interessata smentisce con forza. «Nessuno ha mai chiesto alla dottoressa D'Onofrio né ad altro medico della Clinica l'approvazione delle proprie scelte di fare da collegamento per accedere a terapie con gli altri colleghi citati», assicurano i difensori sottolineando come la parente del malato abbia scelto autonomamente di andare da Dore. L’indagata ribadisce «di non aver mai usato il ruolo istituzionale per trasferire pazienti dal pubblico al privato».

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