La Nuova Sardegna

Sassari

Ozieri, centinaia di ettari devastati dalle fiamme

di Barbara Mastino
Ozieri, centinaia di ettari devastati dalle fiamme

L’oasi verde di Fiorentini sfiorata da un incendio partito da Monte Littu. Minacciate dal fuoco ed evacuate decine di abitazioni. Paura anche a Nughedu

19 agosto 2012
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OZIERI. Un incendio ha devastato le campagne tra Ozieri e Nughedu San Nicolò. Centinaia e centinaia di ettari, sui quali ci sono numerose abitazioni, una consistente presenza di bestiame e coltivazioni di pregio, sono state investite dal fuoco. Partite intorno alle 13.30 da Monte Littu, le fiamme hanno camminato per diverse ore e, alimentate dal vento teso, hanno sfiorato l’oasi di Fiorentini, continuato a correre nei canaloni impervi e in serata sono state sospinte verso Ittireddu. Gli elicotteri hanno continuato a volare sulle fiamme anche durante la notte, nel tentativo di spegnere gli ultimi focolai ed evitare che, alle prime luci dell’alba alimentato dalla brezza del mattino, l’incendio possa riprendere vigore. I danni all’ambiente sono incalcolabili, ma fortunatamente non ci sono state conseguenze per le persone.

Dopo una mattinata abbastanza movimentata sul fronte del fuoco - diversi roghi erano stati domati in territorio di Ozieri, sulla Provinciale 1 e verso Ochetta e a San Nicola - nel pomeriggio si scatenato l’inferno. Per ore, i vigili del Fuoco e gli uomini del Corpo forestale, delle Compagnie barracellari e della Protezione civile hanno lavorato duramente per tenere a bada le fiamme e impedire che si avvicinassero alle abitazioni, mentre tutta l’area veniva presidiata dalla polizia municipale. Opereazioni rese difficili dal vento teso che cambiava spesso direzione, ma sostenute con decisione dal cielo, visto che sul fronte del fuoco sono stati impegnati tre elicotteri, l’elitanker e l’indispensabile Canadair che hanno rovesciato milioni di litri d’acqua sulle fiamme.

Per motivi di sicurezza e anche per il fumo che rendeva l’aria quasi irrespirabile, alcune case sono state evacuate, così come sono state fatte spostare in tutta fretta le auto parcheggiate in zone vicine alle fiamme. Domare l’immenso incendio non è stato facile perchè la zona in cui le fiamme si sono sviluppate, pur essendo ormai abbastanza cementificata e densamente abitata, non è particolarmente agibile dal punto di vista delle strade: un particolare che ha reso difficile raggiungere molte zone da bonificare.

Ma non è stato semplice nemmeno far arrivare l’acqua per riformire i mezzi impegnati nelle operazioni di spegimento: se i Canadair hanno potuto fare rifornimento continuo nel vicino Lago Coghinas, gli elicotteri sono invece stati costretti ad arrangiarsi a Monte Littu, attingendo l’acqua da vasconi che sono stati continuamente alimentati dalle autobotti, visto che l’unico bocchettone d’acqua della zona è posizionato al bivio proprio all’inizio della collina.

Forte preoccupazione e scene di panico tra gli abitanti delle case di Monte Littu e tra quanti erano in campagna e hanno anche rischiato la vita per cercare di salvare orti, frutteti, vigneti e oliveti. E molto spavento anche per i proprietari di case e terreni che, avendo visto da Ozieri l’altissima colonna di fumo, si sono precipitati nella zona per dare una mano. E infatti, dove mezzi e uomini di vigili del fuoco, Forestale e Protezione civile non riuscivano ad arrivare, sono stati i proprietari dei terreni a darsi da fare con pompe e secchi e frasche, cercando di realizzare barriere improvvisate che impedissero o almeno rallentassero il passaggio delle fiamme. Un operaio forestale è stato colto da malore provocato dal fumo. Oggi gli ispettori del Corpo forestale faranno un sopralluogo per cercare eventuali inneschi e fare la conta dei danni: gli ettari devstatai dal fuoco sarebbero oltre un migliaio.

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