La Nuova Sardegna

SASSARI. Sulla scrivania del pm Gianni Caria è arrivata la perizia sui file del pc del direttore generale Asl, Marcello Giannico. Il manager è sotto inchiesta per tentata truffa, abuso d’ufficio e falso in relazione alle modalità in cui è stato redatto il bilancio 2010, ma anche sul suo rapporto con l’ex direttore amministrativo, Angela Cavazzuti. Era stata lei a denunciarlo, nel dicembre 2011, prima di essere licenziata a fine gennaio 2012, epilogo di un carteggio con accuse reciproche. È possibile che il pm Caria stia cercando proprio tracce di questa corrispondenza via mail nei tre computer e nell’iPad di Giannico, sequestrato dalla Guardia di Finanza a febbraio, tra i primi atti dell’inchiesta. Pochi giorni fa il perito Roberto Pitzalis ha concluso il suo accertamento: si trattava in sostanza di clonare l’hard disk dei pc, che poi saranno restituiti al proprietario. A questo punto i file possono essere utilizzati, eventualmente, come prove, ora che sono stati “congelati” con le garanzie difensive: all’accertamento avrebbe potuto partecipare anche un consulente di Giannico, assistito dall’avvocato Massimiliano Ravenna, e della persona offesa, la Cavazzuti, difesa dal penalista Nicola Satta. Ma entrambi avevano rinunciato. Nell’esposto la dirigente descrive i contrasti con il dg su organizzazione del lavoro e affidamento di incarichi, ma soprattutto fa riferimento al bilancio 2010. E rivela il presunto tentativo da parte di Giannico di manipolare attivo e passivo per poi risolvere la questione facendo ripianare le falle dalla Regione. Il manager licenzia la dirigente qualche giorno dopo l’esposto in Procura e dopo averle già inviato contestazioni. Lui lamenta esattamente il contrario, e cioè il tentativo dell’ex dirigente di scaricare sul bilancio 2011 (gestione Giannico) perdite precedenti. La Cavazzuti è in causa con l’Asl: chiede un risarcimento danni da 650mila euro. (e.l.)