La Nuova Sardegna

Sassari

Scorie radioattive a Portovesme, sospesa l’autorizzazione ai greci

Scorie radioattive a Portovesme, sospesa l’autorizzazione ai greci

La decisione della provincia Sulcis è stata presa al termine di un vertice che si è tenuto d’urgenza L’allarme degli ambientalisti

27 giugno 2012
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PORTOVESME. Subito la sospensione temporanea dell’autorizzazione alla società greca per il trasporto sino a Portovesme, nel sud ovest della Sardegna, dei fumi di acciaieria in attesa che si conoscano i risultati delle analisi effettuate dall’Arpas e dal nucleo speciale dei Vigili del fuoco. Questa la decisione assunta dalla Provincia di Carbonia Iglesias dopo una lunga conferenza di servizi convocata stamane d’urgenza dopo lo sbarco da una nave di una compagnia ellenica di cinque sacchi di fumi di acciaieria risultati positivi ai controlli radiometrici sul cesio 137. «La Provincia - spiega l’assessore dell’Ambiente Carla Cicilloni - ritiene doveroso, in attesa delle indagini analitiche attualmente in corso da parte dell’Arpas e della stessa Provincia, sospendere alla compagnia ellenica le autorizzazioni al trasporto in vigore e valutare la eventuale non corrispondenza tra i dati comunicati dalla società HalyvourgeSA e quelli rilevati allo scarico». L’assessore rassicura poi sui rischi di contaminazione. «Dopo approfondito e attento sopralluogo - sottolinea -, si ritiene che siano state prese le dovute precauzioni per la salute umana, essendo stati isolati, come disposto, i sacconi incriminati e avendo sospeso ogni ulteriore operazione di scarico». Quanto al futuro dei sacchi isolati e al resto del materiale bloccato l’assessore chiarisce che «una volta che si conosceranno risultati si deciderà». Certo è, come conferma la relazione dell’esperto, che il livello di radioattività è superiore a quello del fondo di 2-3 volte. Questo tuttavia, sempre secondo l’esperto, non creerebbe alcun problema al carrellista che si è occupato delle operazioni di scarico. Le prese di posizione, intanto, non si fanno attendere. Per venerdì il presidente della commissione Ambiente della Provincia, Angelo Cremone, ha chiesto di sentire in audizione l’assessore Cicilloni. «Chiediamo che ci siano controlli anche da parte delle istituzioni - incalza Cremone - e che interessino le navi prima ancora che possano attraccare, gli impianti di produzione e i camini». Per Salvatore Cappai, Rsu Cgil della Portovesme srl, azienda a cui era il materiale, il blocco dei sacconi radioattivi «conferma che il portale, la cui installazione era stata sollecitata proprio dalle Rsu, funziona ed è utile». Quanto alle richieste di maggiori controlli aggiunge: «ben vengano, anche quelli pubblici. Il trillo che ha bloccato il passaggio dei sacchi a rischio, dimostra anche che i lavoratori svolgono il loro impiego seriamente». Affidano la protesta e la preoccupazione a un lungo comunicato i rappresentanti delle associazioni Adiquas, A Manca pro s’Indipendentzia e Carlofortini Preoccupati che sollecitano maggiori controlli anche su tutte le discariche presenti.

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