La Nuova Sardegna

Sassari

Quattro super esperti per salvare la Asl

di Gabriella Grimaldi
Quattro super esperti per salvare la Asl

Assunzioni a chiamata diretta da parte del direttore generale. I sindacati: «Devono dimostrare di cosa sono capaci»

16 giugno 2012
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SASSARI. Quattro super esperti per salvare la Asl. È questa la ricetta del direttore generale dell’azienda Marcello Giannico che ieri ha comunicato la conclusione di un percorso di selezione a chiamata diretta: l’ultimo arrivato è Flavio Sensi, 33 anni di Napoli incaricato di segurire la Strategia e l’Organizzazione aziendale. Nove mesi fa aveva preso servizio Gian Michele Cappai, sassarese di 39 anni, responsabile della Programmazione mentre da circa un mese sono operativi Alessandro Frulio (42 anni di Porto Torres) addetto agli Affari Generali e alla Comunicazione ed Elena Serafin, (42 anni di Treviso), esperta in Contratti, Appalti e Acquisti.

«Si tratta di un gruppo dirigente giovane e capace di riorganizzare l’azienda sanitaria – dice Giannico – in maniera efficiente e innovativa». Secondo la direzione generale a contraddistinguere la squadra nominata di recente sono le elevate competenze acquisite dai candidati nel campo della sanità. I tecnici guideranno Strutture Complesse della direzione aziendale con l’obiettivo di riformare alla base un’azienda che da troppo tempo è in sofferenza. Una situazione in cui non è facile neppure comprendere l’entità e la distribuzione dell’organico, formato da circa cinquemila persone. Una situazione, insomma, di grave difficoltà con le strutture ospedaliere incapaci, per questioni logistiche e organizzative, di dare risposte convincenti all’utenza.

Non potevano mancare però, anche rispetto alle recenti scelte del direttore generale, dubbi e qualche moderata polemica. A prendere la parola sono le organizzazioni sindacali che più volte hanno sottolineato lo stato di profonda crisi nei reparti e negli ambulatori sia per i pazienti che per il personale.

«C’è da sperare che la ricetta funzioni - dicono Armando Ruzzetta, segretario generale di Cisl-Fp e Pietro Ara, compontente della segreteria – perchè in ballo c’è un investimento non da poco». I dirigenti sono stati arruolati secondo l’articolo 15 septies della legge 702 del 1992 di riforma sanitaria: nella delibera è previsto un comp enso di 75mila euro lordi più la tredicesima mensilità e le spese contributive a carico dell’azienda. «Può essere la scelta giusta se queste persone si dimostreranno capaci – commenta Pierpaolo Spanedda della Cgil - ma mi viene da chiedermi se non fosse proprio possibile trovare persone altrettanto preparate fra i dirigenti che sono già in organico in azienda». E l’accento viene posto anche sulla necessità di personale medico e infermieristico: «È vero che si sta procedendo al concorso per operatori socio-sanitari – dice Dario Cuccuru, di Uil sanità - ma gli assunti alla fine saranno soltanto quaranta, mentre nelle corsie ci sarebbe bisogno di almeno cento persone ad aiutare gli infermieri. Ne sanno qualcosa i pazienti e i loro familiari che spesso, in alcuni reparti, devono sopportare parecchi disagi».

Tra le perplessità riguardo all’utilizzo di ingenti risorse per creare il pool di esperti chiamati da Giannico il recentissimo appello del responsabile del Pronto Soccorso alla popolazione a non presentarsi all’ospedale se non in caso di effettiva emergeza perchè mancano all’appello sette medici, assenti per vari motivi, che ovviamente non saranno sostituiti.

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