La Nuova Sardegna

Sassari

I delfini più rari amano il mare del Nord Sardegna

I delfini più rari amano il mare del Nord Sardegna

Positivi risultati dalla missione scientifica del team di ricercatori dell’ateneo che hanno studiato la presenza e il comportamento dei cetacei

09 giugno 2012
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SASSARI. In tutto il Nord Sardegna è presente la varietà di cetacei che vivono nel Mediterraneo e il loro stato di salute continua a essere buono nonostante la pesca e il traffico nautico. Sono incoraggianti i dati raccolti dai ricercatori dell'Università che, tra il 27 maggio e il 4 giugno scorsi, hanno condotto una spedizione scientifica a bordo di una barca a vela per studiare la presenza e il comportamento di delfini, balenotteri e tursiopi nelle acque comprese tra i porti di Olbia e Bosa. I risultati della missione, parte integrante della campagna di ricerca e monitoraggio "Sardegna Nord Cetacei", sono stati illustrati ieri alla presenza del rettore Attilio Mastino, del direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria Salvatore Naitana e di tutti i membri dell'equipaggio di "Nonna Clò", composto da veterinari, biologi e naturalisti dell'ateneo. «In un percorso che ha alternato rotte costiere a passaggi in mare aperto per un totale di 486 miglia (400 di monitoraggio e 85 di navigazione) – è stato detto –, i ricercatori hanno registrato ben 26 avvistamenti per un totale di 216 esemplari: 59 tursiopi, 105 stenelle, una balenottera, uno zifio e ben 50 Delphinus delphis. In particolare l'avvistamento di un unico e cospicuo gruppo di esemplari di questa specie molto rara, tanto da essere ritenuta estinta nel Tirreno fino al precedente avvistamento nel 2011, ha suscitato entusiasmo nell'equipaggio.

Durante le 140 ore di monitoraggio sono stati raccolti, inoltre, dati sulla presenza del traffico nautico, con particolare attenzione alle imbarcazioni da pesca, e sulla fauna marina associata, con numerosi avvistamenti di uccelli marini, tra i quali principalmente berte minori e maggiori e gabbiano corso. Significativo è stato inoltre l'avvistamento di 4 esemplari di tartarughe caretta caretta, 3 dei quali in evidente difficoltà natatoria. L'avvicinamento di uno degli esemplari ha inoltre consentito il campionamento ai fini degli esami parassitologici che verranno realizzati nei prossimi giorni nei laboratori del Dipartimento di Medicina Veterinaria. Tutto il progetto è stato documentato con riprese video e con un aggiornamento costante di un diario di bordo pubblicato in tempo reale sul blog http://sardegnanordcetacei.blogspot.it/ (8.000 contatti in 50 giorni) che continuerà a vivere anche nei prossimi mesi con la pubblicazione di immagini, grafici e dati su quanto è stato possibile rilevare.

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