La Nuova Sardegna

Sassari

La Casa della Salute in ostaggio della cattiva burocrazia

di Barbara Mastino
La Casa della Salute in ostaggio della cattiva burocrazia

L’assessore comunale alla Sanità Filippo Fele si rivolge alla Regione e alla Asl per sollecitare l’apertura della struttura di via Gramsci, già ristrutturata dal Comune e pronta per essere utilizzata

05 giugno 2012
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OZIERI. Accelerare l’apertura della Casa della Salute mentale di Ozieri, «impantanata tra gli uffici e le scartoffie». Questo l’appello dell’assessore comunale alla Sanità Filippo Fele in una lettera inviata qualche giorno fa al direttore generale dell’Asl di Sassari Marcello Giannico e, per conoscenza, all’assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci.

I locali della Casa della Salute di via Gramsci (ex palestra del Pinceto), ristrutturati lo scorso anno dal Comune di Ozieri in parternariato con l’Asl 1 grazie a un fondo di 500mila euro provenienti dal bando regionale “Accogliere con cura”, sono stati dichiarati disponibili all’uso già dallo scorso gennaio - come ricordato dal sindaco anche nell’incontro con l’assessore De Francisci tenutosi all’inizio di maggio - ma la burocrazia blocca il definitivo trasferimento. Cosa si può fare?, chiede quindi l’assessore Fele. «Le opere di ristrutturazione, adeguamento e arredamento della struttura - scrive il vice sindaco di Ozieri a Giannico - si sono conclusi lo scorso mese di ottobre grazie ai fondi del bando “Accogliere con cura” emanato dalla Regione in coerenza con il programma di riorganizzazione dei servizi sanitari e di potenziamento della rete assistenziale con l'obiettivo di favorire l'umanizzazione delle cure e l'approccio rivolto al “prendersi cura” della persona nella sua globalità. Dal termine delle opere - prosegue Fele - numerosi sono stati i sopralluoghi di funzionari e responsabili dipartimentali dell’Asl. Ma ad oggi nessuna comunicazione in merito è pervenuta al nostro Comune. Eppure detta struttura, circondata da un piccolo parco alberato, oltre che ristrutturata in maniera mirata per la finalità cui è stata destinata, è perfettamente idonea - prosegue l’assessore Fele - a portare avanti quei progetti di inclusione sociale predisposti dal Centro di Salute Mentale del distretto di Ozieri, dai Servizi Sociali dei Comuni e in collaborazione con le associazioni di volontariato, in particolare “l’AsVolta”, peraltro già avviati dal Plus del distretto di Ozieri e tutt’ora in corso.

Posto che le linee guida del Plus 2012/2014 prevedono che gli interventi e i progetti riguardanti la salute mentale e la cura dalle dipendenze siano gestiti congiuntamente con la Asl, cui compete il ruolo funzionale - prosegue Fele -, si ritiene che l’apertura di tale struttura, unica nel territorio del distretto sanitario di Ozieri, sia particolarmente urgente per creare reali condizioni di inclusione sociale e per realizzare presso la stessa le attività programmate nell’ambito degli interventi di inclusione sociale».

Adesso toccherà alla Regione e alla Asl dare risposte su un tema così delicato.

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