La Nuova Sardegna

Murgia, un post al veleno Deiana: vera Accabadora 

 Murgia, un post al veleno Deiana: vera Accabadora 

Su Fb l’attacco della scrittrice alla giunta regionale per un volo non trovato La politica reagisce, 4 senatori scrivono alla Rai. E sul web si scatena il dibattito

22 giugno 2017
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SASSARI. Dagli esordi letterari dell’Accabbadora al successo televisivo come severa demolitrice di libri. Altrui. Stroncare per Michela Murgia è qualcosa a metà tra un destino e un marchio di fabbrica. Ma questa volta la vis polemica della scrittrice di Cabras sembra essere andata un po’ oltre. Almeno a vedere la reazione indignata di politici e di una parte del feroce tribunale popolare di Facebook. La Murgia si è schiantata davanti alla complicata realtà che spesso deve affrontare un sardo: trovare all’improvviso un posto in aereo sui voli in continuità. Nessun biglietto disponibile sull’aereo da Fiumicino con Alitalia. La scrittrice ha dovuto ripiegare su un Ryanair da Ciampino. E non l’ha presa benissimo. Ha sfogato la sua frustrazione con un post al veleno sul suo profilo Facebook. «La mia giornata comincia con un pensiero alla giunta Pigliaru e uno più speciale riservato all'assessore ai trasporti degli ultimi tre anni Massimo Deiana. Senza Ryanair da Ciampino sarei mancata all'ultimo saluto a un'amica che è morta. Così auguro ai vostri figli lontani quando di andarvene toccherà a voi». E pazienza se l’ultima continuità territoriale risale alla giunta Cappellacci e il calcolo dei posti disponibili era fatto sulla base del traffico del 2011.

Le reazioni. Il post è come un innesco mediatico nel tritolo del web. Scontata l’esplosione di critiche e indignazione. Ma c’è anche chi, e sono in tanti, condivide il contenuto del post della scrittrice. E al contrario accusa di falsità e opportunismo i politici che si sono schierati con la giunta.

L’assessore Massimo Deiana, ultracorazzato da tre anni di contestazioni, non si tira indietro e risponde subito con una battuta. «Un augurio da vera Accabbadora, che ricambio». Ma se l’assessore si limita a una stoccatina, i senatori sardi mostrano molto meno senso dell’umorismo. Giuseppe Luigi Cucca, che è anche segretario del Pd, Silvio Lai, Ignazio Angioni e Luciano Uras hanno scritto un documento a Monica Maggioni e Mario Orfeo, presidente e direttore della Rai, l’emittente che trasmette il programma condotto dalla Murgia. «Non basta un profilo culturale, anche di valore, perché espressioni cariche di violenza e di incitazione all'odio siano compatibili con il servizio pubblico. Non può passare inosservato – fanno rilevare i senatori – che una professionista come dovrebbe essere la signora Murgia, mentre svolge ruoli significativi e di grande visibilità all'interno del servizio pubblico radiotelevisivo, che per antonomasia assolve a compiti culturali di formazione e coesione sociale, possa augurare, pubblicamente, sofferenza e solitudine, se non addirittura la morte ad alcune persone, anche particolarmente esposte per le funzioni pubbliche che esercitano».

Ma la solidarietà a Deiana e Pigliaru arriva anche da chi è sempre stato critico con la Regione. Il deputato Roberto Capelli. «Giudico spregevole e volgare il post della Murgia. Affermazione che confino nell'ambito della meschinità umana. S'Accabbadora, nella nostra realtà, aveva una sua dignità e sopratutto rispetto del dolore e della malattia. Auguro un lunga e serena vita anche a coloro di cui non condivido la linea e l'azione politica e dei quali continuerò ad essere tenace e determinato oppositore».

Anche Piergiorgio Massidda, che qualche ora prima aveva presentato un esposto all’Anac contro la nomina di Deiana all’Autorità portuale, si schiera con presidente e assessore. «Esprimo solidarietà al presidente Francesco Pigliaru e Massimo Deiana. Una cosa è esprimere legittime critiche politiche. Altro è abbandonarsi a commenti di questa bassezza e tirare in ballo i figli. Questa giunta regionale è responsabile di una politica dei trasporti disastrosa, ma questo non giustifica le parole di un personaggio pubblico come la Murgia». (l.roj)

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