La Nuova Sardegna

Ville abusive sulle dune cinque indagati a Badesi 

di Giampiero Cocco
Ville abusive sulle dune cinque indagati a Badesi 

Inchiesta della procura di Tempio su presunti illeciti nella lottizzazione sul mare Nei guai anche un dirigente comunale. Sequestrate alcune case già completate 

15 giugno 2017
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BADESI. Avrebbero costruito sul litorale di Badesi un villaggio vacanze, piantando le fondamenta di parte di 158 villette sulle dune di sabbia. L’inchiesta avviata dalla procura della Repubblica di Tempio sui presunti abusi edilizi e ambientali ha portato alla iscrizione nel registro degli indagati di cinque persone, tra le quali un dirigente dell’area tecnica del Comune di Badesi, il direttore dei lavori; gli amministratori unici della società costruttrice, la Mdr srl, che si sono succeduti a partire dal 2002 sino ad oggi; e un imprenditore bergamasco che avrebbe realizzato 9 villette in zone sottoposte a tutela.

Alcune delle unità immobiliari già realizzate sono state poste sotto sequestro preventivo, ieri l’altro, dagli uomini del nucleo di tutela patrimoniale dei Carabinieri del gruppo di Cagliari che stanno portando avanti una indagine coordinata dal capo della procura della Repubblica Domenico Fiordalisi e relativa alla costruzione, in aree protette (si parla di case edificate sulla battigia, a distanze varianti tra i 150 e i 250 metri dal mare) e tutelate dai vincoli di inedificabilità, utilizzando «un piano di lottizzazione in località Baia della Mimose scaduto il 3 ottobre del 1990», si legge nell’ordinanza di sequestro firmata dal Gip del tribunale di Tempio, Alessandro Di Giacomo.

Il villaggio turistico comprende ben 158 unità immobiliari parte delle quali realizzate secondo l'accusa con «titoli abilitativi ottenuti illecitamente» e ora una zona del villaggio è sotto sequestro preventivo. Le cinque persone denunciate a piede libero per la presunta lottizzazione abusiva a scopo edilizio sono già state raggiunte dall’avviso di garanzia. I militari del nucleo Tutela patrimonio culturale di Cagliari, che portano avanti le indagini, avviate alcuni mesi fa, nel corso delle verifiche e controlli ai cantieri edili ricadenti in aree protette avrebbero rilevato che diverse di queste villette sono state realizzate su zone che, per le loro caratteristiche bellezze naturali, sono state «dichiarate di notevole interesse pubblico» dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Il giudice per le indagini preliminari di Tempio, su proposta del procuratore capo Domenico Fiordalisi, ha disposto il sequestro preventivo di quattro unità abitative in fase di completamento e di un'area già destinata alla costruzione di altre quattordici unità. L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico «esprime la sua profonda soddisfazione per un’attività di indagine della magistratura e dei Carabinieri della polizia giudiziaria che mira a restituire a quel tratto di costa quella legalità e quella salvaguardia dell’ambiente che le amministrazioni pubbliche competenti – in primo luogo il Comune di Badesi – non sono state in grado di garantire. Nella eventualità di un dibattimento penale, sarà presentata istanza di costituzione di parte civile».

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