La Nuova Sardegna

Chiesto il rinvio a giudizio per il consigliere Satta 

di Giampiero Cocco
Chiesto il rinvio a giudizio per il consigliere Satta 

Il Pm sollecita condanne per oltre un secolo. La banda era guidata da albanesi

07 giugno 2017
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CAGLIARI. Una raffica di condanne per oltre un secolo di carcere e il rinvio a giudizio di cinque dei 15 imputati di associazione a delinquere per traffico internazionale di stupefacenti. Queste le richieste avanzate ieri dal pubblico ministero Rosanna Allieri nel processo aperto contro una banda internazionale di spacciatori sgominata dalla Dda di Cagliari nel quale è rimasto implicato il consigliere regionale Giovanni Satta (Uds). Per l’uomo politico è stato chiesto il rinvio a giudizio, mentre per gli altri coimputati sono state proposte pene varianti da uno a 18 anni di reclusione.
La requisitoria del pubblico ministero Rossana Allieri, per ricostruire l’operato della presunta organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di droga fra Sardegna, Olanda e Albania, ha impegnato il Gup e i legali per quasi quattro ore, a conclusione delle quali il Pm ha chiesto 18 anni e 6 mesi per il capo dell’organizzazione criminale, Eugert Bici, un albanese nato a Durazzo ma residente con i familiari a Olbia. Per il fratello, Kleton Bici, che dopo alcuni mesi di latitanza si era costituito spiegando ai magistrati della Dda di Cagliari come era composta la banda, fornendo indicazioni sui ruoli svolti da ciascun affiliato, il pm ha chiesto 13 anni di reclusione, mentre 8 ne sono stati sollecitati per la sorella, Ornela Bici.
Per il braccio destro del capobanda, Elis Pisha, un albanese residente a Olbia, il Pm ha chiesto 16 anni e 8 mesi, mentre per gli altri affiliati alla gang di spacciatori le pene richieste sono di 13 anni per Alin Doboseru, 13 anni per Ervin Stafa, 10 anni e 8 mesi per Durim Bejco, 8 anni per Gazimr Almeta, tutti originari dell’Albania. Per l’olbiese Alessio Salis, assistito dagli avvocati Luca Tamponi e Gianluca Aste, l’accusa ha chiesto il proscioglimento dalla associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga ma ne ha sollecitato la condanna a 4 anni e 18 mila euro di multa per spaccio di sostanze stupefacenti. Per Vladimiro Mucci, bresciano, la pena richiesta è stata di 12 anni di reclusione. Simone Canu di Olbia, il consigliere dell’Uds Giovanni Satta e altri tre indagati non hanno avanzato alcuna richiesta di rito alternativo e ora il Gup dovrà decidere se rinviarli a giudizio o meno.
L'indagine, che aveva preso avvio nell'estate del 2013, aveva portato al sequestro di 18 chili di cocaina, 4 chili di eroina ed un chilo di marijuana per un valore, se immessa sul mercato, di circa due milioni di euro, oltre che all’arresto e denuncia a piede libero di 23 persone tra albanesi, romeni e italiani, tra cui alcuni sardi. L'organizzazione, stando ai capi d’accusa, garantiva l'approvvigionamento di stupefacenti, soprattutto cocaina ed eroina, nella zona di Olbia, prevalentemente nel periodo invernale, e in Costa Smeralda nel periodo estivo. Il 19 giugno inizieranno le arringhe dei difensori che dovrebbero protrarsi sino al 24 settembre, quando è attesa la sentenza. I penalisti sono sono Angelo Merlini, Agostinangelo Marras, Mario Tartaglia, Matteo Perra, Daniela Muntoni e Cristina Cherchi.
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