La Nuova Sardegna

L’avvocato e il forestale A Bono è sfida a due 

di Silvia Sanna
L’avvocato e il forestale A Bono è sfida a due 

Nel capoluogo del Goceano Mulas prova a rubare lo scettro all’uscente Sau Al centro del programma di entrambi lo sviluppo turistico e il lavoro per i giovani 

01 giugno 2017
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BONO. Cinque anni di amministrazione sono pochi per chiudere il cerchio su tutti i progetti avviati. Per questo Michela Sau ci riprova: sindaco uscente di Bono, guida la lista “Rinnovamento e Rinascita”. Se la vedrà con Elio Mulas, candidato sindaco dell’altra lista “Impegno per Bono”. Nel centro più grosso del Goceano la sfida si gioca su pochi temi considerati essenziali: la valorizzazione del territorio, del patrimonio ambientale e naturalistico in chiave turistica – la montagna innanzitutto – e il lavoro per i giovani. Sono troppi quelli che vanno via, per convincerli a restare è necessario creare occasioni favorevoli. In questo paese ai confini della provincia di Sassari il decremento demografico è stato massiccio come in tutto il Goceano, che negli ultimi 20 anni ha perso più di 7mila abitanti passando da 19mila agli attuali 11500. Una emorragia costante che inizia verso i 19 anni: tanti ragazzi di Bono vanno a studiare all’Università di Sassari o a Cagliari. Si laureano, raggiungono un livello di cultura e formazione superiore alla media: ma il loro capitale di conoscenze quasi sempre non è spendibile nel loro paese. E allora l’allontanamento da temporaneo diventa definitivo.
Candidati a confronto. Tra chi ha lasciato il paese per andare a studiare all’Università c’è l’attuale sindaco e presidente della Comunità montana Michela Sau. Di professione avvocato, 42 anni, a Bono ha scelto però di mantenere le sue radici: per questo ha aperto due studi legali, uno a Sassari e uno nel cuore del paese. «È importante per mantenere un contatto costante con la comunità», spiega. Ha sempre vissuto a Bono il suo avversario Elio Mulas: 52 anni, agente forestale, lavora a Bolotana. È un politico di lungo corso, per dieci anni è stato consigliere comunale di maggioranza nelle giunte guidate dall’ex sindaco Piero Molotzu. La campagna elettorale è all’insegna del fair play ma le stoccate non mancano.
I programmi. In una lunga lettera pubblicata sulla sua pagina Facebook Michela Sau mette in fila progetti e risultati raggiunti. Sono 10 i milioni di euro impegnati negli investimenti, con un progetto del quale la sindaca va particolarmente fiera: «Quattro milioni di euro ottenuti dal piano iscol@, il doppio rispetto a Sassari e Alghero. Serviranno per costruire una delle scuole del nuovo millennio: siamo nella fase del concorso di progettazione, vogliamo realizzare un istituto comprensivo accorpando le medie e la primaria». Ma molto più del “guscio” interessa il contenuto, attraverso una offerta formativa innovativa e all’avanguardia. Con il fondamentale coinvolgimento dei giovani, dice Michela Sau, «attraverso la valorizzazione delle risorse locali e il sostegno alle nuove attività artigianali, proseguendo i progetti già avviati». Ai giovani di Bono, molti dei quali allevatori e molti altri arruolati nelle forze delle ordine - un po’ perché motivati, un po’ per avere un reddito - pensa anche Elio Mulas. «Sono il nostro futuro e ancora si fa troppo poco per tenerceli stretti. È necessario favorire la cooperazione, puntando sui nostri prodotti che devono essere valorizzati oltre i nostri confini. E poi bisogna mantenere i servizi. In questi anni abbiamo perso l’ufficio del giudice di pace ed è stato chiuso l’ufficio di collocamento: credo che l’amministrazione uscente si sia battuta poco per mantenerlo qui», dice Elio Mulas. Il candidato sindaco sottolinea anche la necessità di garantire maggiori servizi per le famiglie e di offrire a tutti, residenti e non, l’immagine di un paese pulito e curato: «C’è stata poca attenzione verso il decoro urbano, purtroppo regna la sporcizia».
Zona di confine. I chilometri che separano Bono da Sassari sono poco più di 70, ma per circa 30 la strada è un continuo susseguirsi di curve. Nuoro invece è più vicina. Circa 35 i chilometri e la strada è un comodo rettilineo. È anche per questo che Nuoro per i residenti a Bono, come per il resto del Goceano, è il principale riferimento dal punto di vista sanitario ma anche per fare acquisti. Anche per quanto riguarda gli uffici giudiziari, il Goceano fa capo al Tribunale di Nuoro. Infatti alcuni sindaci del territorio, in testa quelli di Benetutti e di Nule, vorrebbero cambiare provincia: da quella di Sassari – considerata troppo lontana e ingenerosa verso le sue periferie – a quella di Nuoro. Su questo aspetto a Bono si predica cautela. I due candidati Michela Sau ed Elio Mulas hanno una posizione fotocopia: «È evidente che le periferie vivono problemi maggiori rispetto ai centri più vicini al capoluogo. Ma Sassari non è stata una provincia matrigna, anche di recente la sua presenza si è sentita con iniziative importanti. In ogni caso – dicono Sau e Mulas – si tratta di un argomento importante che richiede una riflessione approfondita. E sul quale l’ultima parola non può che essere quella dei nostri concittadini».
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