La Nuova Sardegna

SASSARI. «Per chiarire la questione della Fluorsid servirebbe una commissione parlamentare d’inchiesta, ma forse è troppo tardi e se ne riparlerà nella prossima legislatura».
La replica di Michele Piras, deputato dell’Mdp, alla risposta del sottosegretario alla difesa dell’Ambiente, Silvia Velo, aveva il senso dell’occasione di confronto ormai sfumata. La Sardegna, secondo Piras, oltre a essere una perla ambientale e il paradiso dei turisti è anche “un territorio malato” e una grande “zona franca ambientale” in cui l’assenza di lavoro permette ricatti da parte delle aziende che pensano alla necessità di produrre nonostante tutto, ambiente compreso. Ecco perché la risposta del governo all’interpellanza presentata in parlamento proprio da Michele Piras ha lasciato il deputato sardo con l’amaro in bocca. Il sottosegretario ha elencato date, convocazioni delle conferenze di servizi e riepiloghi delle misurazioni della qualità delle falde che non hanno aggiunto nulla a una questione che è costata il carcere a sette persone e che interessa una delle tante zone in cui l’isola ha pagato un prezzo ambientale altissimo. «Il governo dovrebbe farsi carico di una questione che ha interesse nazionale – ha detto Piras – e indagare sulle cause e sui responsabili».